Per migliorare la tratta Aosta – Torino servirebbero investimenti per almeno un miliardo di euro. E’ questo uno dei dati che sono emersi durante la riunione della Commissione "Sviluppo economico", presieduta Diego Empereur che martedì 30 ottobre scorso ha incontrato l’Assessore regionale ai trasporti, Rfi spa, i sindacati e le varie associazioni dei consumatori.
La commissione ha fotografato una situazione nota con una linea vecchia con evidenti problemi strutturali: binario unico, treni vecchi, 72 passaggi a livelli, assenza di elettrificazione. Ed è stato lo stesso assessore Aurelio Marguerettaz a evocare lo studio di fattibilità predisposto già nel 2006 dal professore Caposio del Politecnico di Torino, sulla base del quale per migliorare la situazione esistente vi sarebbero costi di investimento superiori al miliardo di euro.
“I documenti – ha affermato il presidente della commissione Empereur – evidenziano che la tratta Ivrea-Aosta negli anni non è mai stata interessata da significativi interventi di miglioramento per cui è rimasta come in origine una linea di carattere interregionale. Al contrario, la tratta Chivasso-Ivrea ha beneficiato di consistenti finanziamenti da parte dello Stato che ha realizzato l’elettrificazione della linea”.
Secondo Empereur i lavori della commissione hanno permesso di evidenziare che la proprietà dell’infrastruttura è di Rfi e che i treni sono di Trenitalia. Ma lo stesso assessore ai Trasporti riconosce che le norme di attuazione del 2010 riguardanti il trasferimento delle competenze alla Regione prevedono che lo Stato faccia gli investimenti necessari all’ammodernamento della tratta. “Ad oggi – dice Empereur – nulla è stato fatto perché lo Stato non ha ancora provveduto a onorare gli impegni previsti dalla normativa. Infine, Marguerettaz ha anche evidenziato che il bilancio regionale di previsione contiene 23 milioni di euro all’anno nei fondi globali per il servizio ferroviario”.
“Per quanto riguarda la tratta Aosta-Pré-Saint-Didier – prosegue Empereur -, l’Assessore ha rappresentato le problematicità esistenti sulla tratta (19 gallerie, 22 passaggi a livello, un unico scambio ad Arvier…) e lo scarso utilizzo del servizio (332 persone giornaliere corrispondenti a 664 accessi) a fronte di un costo annuo di 4 milioni di euro. Ha, quindi, menzionato lo studio Russo che per l’ammodernamento della linea prevede una spesa di oltre 140 milioni di euro”.
“È stato, infine, da tutti sottolineato come il collegamento ferroviario con il Piemonte – conclude Empereur – sia un sistema di trasporto assolutamente necessario, e questo è un valore condiviso unanimemente, mentre sul futuro dell’Aosta-Pré-Saint-Didier la discussione e il confronto rimangono aperti”. Il collegamento ferroviario con l’Alta Valle non sembra, dunque, ancora segnato nonostante ad oggi si sia ripetutamente parlato di una conversione in pista ciclabile.