Aosta approva il rendiconto (anche) con il “sì” di Rinascimento

Dopo l'ok in Commissione il rendiconto di bilancio passa anche in Consiglio comunale. A votare a sorpresa a favore, dai banchi dell'opposizione, è anche Rinascimento VdA, che con Girardini spiega: "Se l’anno prossimo l’avanzo sarà così elevato non saremo clementi. Vogliamo però dare un segno".
Il Consiglio comunale di Aosta - Foto Twitter Comune di Aosta
Politica

Dopo il “semaforo verde” in Commissione, il Consiglio comunale di Aosta ha approvato il rendiconto di bilancio, che pareggia a 74 milioni di euro. In aula, il sindaco Gianni Nuti ha parlato di uno dei “nodi” del documento contabile – che fotografa la situazione finanziaria del 2021 –: il problema dei residui attivi e passivi.

O, per meglio dire, del lavoro che l’Ente sta facendo: “Abbiamo iniziato il nostro percorso a garanzia di un recupero. Questa mole di crediti importante si è accumulata negli anni, e l’impegno di questa amministrazione nel costituire l’Ufficio unico delle riscossioni e di implementare gli Uffici con due funzionari, uno amministrativo e uno contabile, come l’impegno che abbiamo assunto va concretamente in questa direzione”.

“Abbiamo avviato la riorganizzazione della macchina amministrativa – ha aggiunto il Primo cittadino –, le assunzioni mirate, l’interlocuzione con l’Agenzia delle entrate e l’Ufficio unico proprio per sanare questa situazione. Andiamo nella direzione concordata con la Corte dei Conti e i nostri revisori. Il nostro percorso è avviato ed è serio”.

Le due visioni dei Revisori

A chiedere lumi sulla relazione del Collegio dei Revisori dei conti – inaspettatamente assente in mattinata – è invece il consigliere leghista Bruno Giordano. Non tornano, agli occhi dell’ex sindaco, le premesse severe del documento allegato al rendiconto ed il parere positivo con il quale si chiude.

Il presidente del Collegio, Jean-Claude Mochet, spiega la ratio del loro parere. Il centro è sempre la gestione dei residui: “Andare a ridurre l’ammontare dei residui è un problema serio. Serve una gestione accurata perché i volumi di residui attivi e passivi siano sotto controllo. Per quelli attivi, i crediti, si teme che gonfino l’avanzo di amministrazione. Abbiamo però ampiamente verificato che si tratta di un elemento di organizzativo e che non compromette gli equilibri finanziari dell’Ente. Bisogna però migliorare per non gonfiare l’avanzo”.

Un’opposizione che non ti aspetti

Le “regole” in politica – sia mai che ci si spinga a parlare di “sicurezze” – in realtà sono poche. Una di queste recita che un bilancio venga votato dalla maggioranza che lo propone e bocciato, o con l’astensione, dall’opposizione. Tecnicamente, chi vota un bilancio è in maggioranza.

Il Consiglio di oggi infrange anche questo assunto. Prendendo la parola, il capogruppo di Rinascimento Giovanni Girardini, spiega: “Vi stupiremo votando a favore di questo rendiconto. Non è un cambio di rotta finalizzato a qualcosa o a qualche inciucio di palazzo. Opposizione siamo e restiamo. Siamo però propensi a cambiare il modus operandi in nome del buon senso e della logica. Non possiamo dire che tutto va bene, non lo diremmo neanche se fossimo in maggioranza. Se l’anno prossimo l’avanzo del rendiconto sarà così elevato non saremo clementi. Vogliamo però dare un riconoscimento anche al sindaco che ci garantisce che il recupero è avviato ed è serio. Ci crediamo e diamo un segno, perché il nostro voto non vi serve per approvarlo”.

L’altra opposizione

Il resto della minoranza si astiene sul rendiconto. E la posizione di Rinascimento lascia perplessi. “Da parte nostra non ci sarà nessuncolpo di teatro’ – spiega Paolo Laurencet, Forza Italia –. Manteniamo il voto di astensione. Sia per il tema legato ai residui sia per l’avanzo e le nostre preoccupazioni sono state confermate dal Collegio dei Revisori. Dal nostro punto di vista un gruppo di opposizione non può in nessun modo giustificare un avanzo di questo tipo”.

A “pizzicare” i colleghi ci pensa anche Bruno Giordano (Lega), che si rivolge direttamente a Girardini: “Oggi è il giorno delle prime volte. È la prima volta che il Collegio dei Revisori non c’è e che una forza di opposizione avalla in toto un documento di bilancio. E lo fa chi è stato un ‘anti-Nuti’, e che da oggi è un ‘antenato’”.

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