Ok in commissione al rendiconto di Aosta, l’avanzo di amministrazione supera i 19 milioni

Ad illustrare il documento contabile, il primo interamente riferibile alla Giunta Nuti, è stata la vicesindaca Josette Borre. Resta, tra i problemi, quello dei residui. l'Amministrazione sta cercando di rafforzarsi per aumentare la sua capacità di spesa. Su questo attacca Laurencet (Fi): "Il Comune non sta investendo".
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Politica

La IV Commissione consiliare del Comune di Aosta ha approvato il Rendiconto di bilancio, il primo – dato che “fa di conto” sull’anno precedente – interamente riferibile alla Giunta Nuti.

A spiccare, nel documento contabile, sono i 19 milioni 5mila 399,96 euro di avanzo di amministrazione, in ulteriore rialzo rispetto a quello monstre dello scorso anno. “Questo, in apparenza, può essere considerato un dato non dei migliori – ha spiegato la vicesindaca del capoluogo Josette Borre, che è anche assessora alle Finanze –. Nella realtà, non si può non tenere conto di diversi fattori che hanno contribuito all’incremento. L’accantonamento sul bilancio previsionale di oltre 3milioni di risorse correnti di fatto ne blocca l’utilizzo senza impegnarli contabilmente e questo contribuisce a fare salire anche l’avanzo libero. Senza contare che su un bilancio di circa 74 milioni di entrata i restanti 3 milioni e mezzo derivanti dalla gestione rappresentano poco meno del 5 percento del totale”.

Borre non nasconde i problemi, e da qui parte nella sua disamina: “Partirò dalle criticità o meglio direi dalle difficoltà – ha detto –, perché in effetti di questo si tratta. Uno degli anelli più deboli dei nostri conti a rendiconto sono i residui, come emerge anche dalle contestazioni da parte della Corte dei Conti. L’importo dei residui sia attivi che passivi è abbastanza importante, principalmente frutto di periodi molto complessi amministrativamente per il Comune di Aosta, in particolate difficoltà organizzative importanti”.

Qualcosa, dice la vicesindaca, però si muove: “Abbiamo avviato un percorso di tendenza. In primo luogo, la riorganizzazione della macchina amministrativa, la nuova struttura approvata nella seconda meta dell’anno 2021 ha l’ambizione di garantire migliori risposte nell’attuazione degli obiettivi strategici definiti dal governo e uniformare l’azione amministrativa di alcuni processi legati al bilancio. Sono inoltre state assegnate due risorse aggiuntive nel 2022, una delle quali al famoso Ufficio unico delle riscossioni e l’altro dedicato alla contabilità”.

A questo si aggiunge una collaborazione esterna per la verifica dei carichi di lavoro per razionalizzare ed efficientare la macchina, verificare le dotazioni di personale attuale e migliorare la programmazione e la destinazione delle nuove assunzioni.

Inoltre, l’obiettivo è quello di contenere le morosità, “nel rispetto dei diritti dell’utente e arrivando a stabilire anche un’eventuale sospensione della fornitura per le utenze non domestiche che non intendano pareggiare i loro debiti”.

Ad ogni modo, “l’Ente sta portando un rendiconto in equilibrio, consideriamo che i dati del Ministero dell’interno dicono che a inizio anno 2022( senza ancora i rendiconti 2021 approvati) i comuni i dissesto finanziario sono 120  e gli enti in procedura di riequilibrio finanziario pluriennale 266.

Il problema dei residui

Per questo, aggiunge l’assessora, “Abbiamo comunque avviato un iter di riaccertamento che ha l’obiettivo di cancellare i residui, come vuole il principio applicato alla contabilità finanziaria che dice che trascorsi i tre anni dalla scadenza di un credito di dubbia e difficile esazione non riscosso, il responsabile del servizio valuta l’opportunità di operare lo stralcio”.

Dall’ultimo riaccertamento il Comune ha ritenuto di stralciare residui attivi per 2 milioni 492mila 684 e passivi per 3 milioni 283mila 186. “La strada rimane ancora in salita – spiega ancora Borre –, ma l’obiettivo di questa Amministrazione è quello di arrivare ad una gestione che non abbia bisogno di stralciare i residui perché attenzionati in competenza”.

“Il trend dei pagamenti dei residui attivi è migliorato di circa il 10 percento per il 2021 sul 2020, mentre per quello che riguarda i residui passivi il dato è inferiore rispetto all’ultimo triennio. Quindi, partiamo da una situazione critica, ma sulla quale il nostro operato è fattivo già da adesso”.

Il problema della capacità di spesa

Altro elemento annoso è quello della capacità di spesa dell’Ente. Con la vicesindaca a spiegare che “è una tra le motivazioni che ha spinto la nostra Giunta a rafforzare nuovamente lo staff del settore tecnico ma anche dell’Ufficio personale che gestisce il 20 percento della spesa corrente. Nel 2021 non siamo riusciti ad integrare tutto il personale che era previsto per via dei concorsi non ancora espletati e delle graduatorie non ancora attivate”.

E proprio su questo attacca il consigliere Paolo Laurencet, Forza Italia: “Il rendiconto rispecchia la gestione dell’anno scorso, dove si vede l’incapacità della Giunta di fare investimenti, e i numeri alti dell’avanzo dicono questo. In taluni contesti si confonde un po’ l’investimento con la spesa, con interventi che non hanno avuto riscontro. La nostra analisi, come gruppo, è che ci siano diverse criticità che ci portano a non esprimere un voto favorevole. In primis per il tema dei residui. Su questo presenteremo un’iniziativa in Consiglio perché è un aspetto delicato e pensiamo che il bilancio di un Comune non possa averli così alti. Bisogna intervenire con maggiore efficacia e efficienza”.

Non solo, spiega ancora il consigliere azzurro: “In altri casi abbiamo invece ravvisato che, nonostante la pandemia, i servizi siano stati sì mantenuti ma ad un costo più alto, senza contare che l’Amministrazione ha aumentato l’addizionale Irpef e la Tariffa unica, checché se ne dica, ha aumentato inevitabilmente i costi a parità di servizio“.

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