Aosta, approvato il bilancio previsionale 2015

Il bilancio previsionale del Comune di Aosta, approvato questo pomeriggio in IV Commissione consiliare pareggia a 73milioni 200mila euro.
Marzi
Politica

73milioni 200mila euro. Pareggia su questa cifra il bilancio previsionale del Comune di Aosta, approvato questo pomeriggio in IV Commissione consiliare.
Ad entrare un po’ più nei dettagli è l’assessore comunale alle Finanze Carlo Marzi: “Questo è un bilancio assolutamente concreto e prudente, che quadra a 73milioni 200mila euro e che tiene conto delle partite di giro. Le spese correnti ammontano a 61 milioni 911mila euro, con 2 milioni 460mila di rimborso in quota capitale sui mutui e 2 milioni 906mila di investimenti in conto capitale”.

Le entrate si assestano invece sui 64 milioni 300mila euro, di cui 22 di derivazione tributaria, 29 dai trasferimenti, 12.900.000 di entrate extra e 2.706.000 entrate in conto capitale.
La novità arriva dai mutui: “I mutui in bilancio sono zero – spiega Marzi – non accendiamo più nessun tipo di mutuo. Sono stati recuperati anche 5 milioni di euro, erano 43 del 2103 e 38 attuali, di posizione debitoria”.

“Ora carta canta – chiosa l’assessore – e i soldi accantonati dal Comune ci sono. Chi amministrerà dopo di noi un si troverà bilancio pulito, senza alchimie, e avrà possibilità di utilizzare un buon avanzo. Le regole del Patto di Stabilità chiedono però estrema attenzione ai pagamenti”.

Già, il Patto: “Per quel che riguarda il 2014 – prosegue Marzi – lo vedremo tra pochi giorni. Sono comunque molto soddisfatto per gli strumenti posti in essere da questa Giunta per arrivare all’obiettivo preposto, qualunque sia l’esito. Il Patto per il 2015 invece ha criteri di calcolo diversi sulle spese correnti del triennio 2010/2012, arrivando quindi ad un saldo obiettivo più basso. L’accordo con Assifact per il debito pro soluto, poi, ha alleggerito i pagamenti ai fornitori di 4 milioni 500mila euro che non hanno pesato su Patto”.

Il documento è stato poi approvato dalla IV Commissione con 4 voti a favore e le astensioni dei consiglieri di minoranza Viberti (Alpe) e Monteleone (PD-PSI).
Ed è stato proprio Michele Monteleone a chiedere maggiore attenzione al futuro: “Arriviamo da problemi di pagamenti pregressi e bisognerà trovare formule nuove per gli appalti, perché chi vince possa remunerarsi anche in maniera diversa e non solo appoggiandosi alle finanze pubbliche. Resto poi dell’idea che alcuni servizi debbano essere pubblici, garantiti dal pubblico e al massimo affidati ai privati in seguito”.

Indeciso fino all’ultimo anche Luca Lattanzi di Forza Italia, che mette un accento prettamente politico dopo tutta una serie di numeri: “Volevo astenermi – spiega – anche per la situazione politica particolare che si sta delineando. Questo bilancio però è pulito e concreto e non inficia su chi amministrerà dopo di noi. Siccome sono fiero di far parte di questa maggioranza trovo più coerente votare a favore di questa delibera anche perché non alza le tasse ai cittadini. Non votarlo non sarebbe stato coerente con quanto fatto da questa maggioranza in questi cinque anni”.
 

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