Aosta dice addio a contributi, consulenze e pubblicità: ecco il bilancio per il 2011

Razionalizzazione delle spese, aumento di alcune tariffe e contenimento delle uscite correnti: lo spauracchio si chiama patto di stabilità. Stipendi di sindaco, assessori e consiglieri invariati.
Mauro Baccega
Politica

La giunta comunale di Aosta lo aveva detto a più riprese, sia ai commercianti, sia agli operatori turistici: niente più contributi e pubblicità nel 2011, dovrete organizzarvi diversamente. Nel bilancio di previsione che il Consiglio andrà a discutere martedì e mercoledì, le due voci sono scomparse, assieme alle consulenze. La Finanziaria ne imponeva un taglio parziale, quello di Aosta è stato drastico. Assieme a questi risparmi, ad aumentare le entrate sarà l’abolizione della gratuità di qualsiasi servizio: per tutte le prestazioni pubbliche, i cittadini saranno chiamati a versare una cifra, anche soltanto simbolica.

Il bilancio triennale 2011-2013 pareggia, per il prossimo anno, a 85 milioni 726 mila euro, e prevede 59 milioni di spese correnti (pari al 69 per cento) e 19 milioni 416 mila euro in investimenti (il 23 per cento). Un bilancio che presenta un calo delle risorse complessive, in parte compensate da un milione 700 mila euro di trasferimenti regionali derivanti dalla legge “Aosta capoluogo”, inseriti in parte corrente. Le entrate tributarie saranno però in aumento, grazie soprattutto alla nuova tariffa per l’acquedotto (un aumento di 760 mila euro) e alla tassa per lo smaltimento dei rifiuti (più 467 mila euro).

Tra le spese correnti, la quota maggiore è data come di consueto dal costo del personale (16 milioni 378 mila euro). Proprio queste portano, in previsione, allo sforamento del patto di stabilità regionale di circa l’1,65 per cento: un dato che richiede attenzione, ma essendo provvisorio probabilmente rientrerà in fase di variazione di bilancio e di assestamento. Contestualmente al bilancio saranno approvate anche le indennità di carica per sindaco, assessori e consiglieri, che rimarranno invariate rispetto al 2010.

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