Augusto Rollandin si è dimesso da consigliere regionale. La lettera con le dimissioni è stata consegnata stamane all’ufficio di presidenza.
Assente da alcune settimane, dopo un ricovero in una clinica piemontese per problemi di salute, l’ex presidente della Regione era rientrato in Consiglio regionale nel novembre 2020, al termine della conclusione del periodo di sospensione previsto dalla Legge Severino, a seguito del coinvolgimento nel procedimento Corruzione Vda.
Primo eletto fra le fila di Pour l’Autonomie, il movimento da lui stesso fondato per prendere parte alle scorse elezioni regionali, Rollandin non aveva iniziato la legislatura seduto al primo piano di piazza Deffeyes. A prendere il suo posto per poche settimane era stato infatti Gian Carlo Stevenin, che ora potrà rientrare in Consiglio regionale.
“Preso atto con dispiacere delle dimissioni presentate da Augusto Rollandin” Aldo di Marco Segretario politico di Pour l’Autonomie “esprime a nome del Movimento il massimo rispetto per una decisione assunta per motivi personali, che conferma ancora una volta l’alto senso del dovere che lo ha contraddistinto nel suo percorso politico, ed il profondo rispetto che ha da sempre dimostrato verso l’Istituzione e tutti gli abitanti della sua amata Regione”.
Laureato in medicina veterinaria all’Università di Torino, classe 1949, Rollandin ha iniziato la sua attività politica e amministrativa nel 1975, quando è eletto Sindaco del Comune di Brusson. Dopo tre anni, l’ingresso in Consiglio regionale, nelle fila dell’Union Valdôtaine, che lo porta in Giunta, come Assessore alla sanità. Dal 1978 conferma la propria rielezione in più Legislature, ricoprendo la carica di Presidente della Regione per molti anni: dal 1984 al 1988, dal 1988 al 1990, dal 2008 al 2013 e dal 2013 al 2017. Nel 2018, viene riconfermato Consigliere regionale, sempre nella lista dell’UV, ma alle elezioni anticipate di settembre 2020 si presenta nella nuova lista Pour l’Autonomie – Per l’Autonomia e viene eletto con 1.085 voti di preferenza.
10 risposte
Personalmente non lo rimpiangerò minimamente, lo rimiangeranno semmai coloro che son stati suoi clienti, era un campione del clientelismo, politicamente nullo.
Non aveva agenda politica aveva agenda di clientele per rimaner al potere.
Il Giulio Andreotti valdostano ha terminato la sua carriera politica.
Nooooo. Certo che la casta continua
Carismatico e una spanna sopra a qualsiasi politichino che siede attualmente in consiglio. Ovviamente poteva fare molto di più per la nostra bella Valle.
Auguri di pronta guarigione a prescindere dagli orientamenti politoci
Era ora. Finiti i regali agli amici
Ahahah, perché lei pensa che gli attuali consiglieri di regali agli amici e alle amiche non ne facciano affatto? Mi sa che vive un po’ fuori dal mondo e dalla Valle d’Aosta……
@ l’oca …
se lei avesse, anche, un senso umano – forse – potrebbe considerare che le scelte sono personali e non andrebbero imposte a nessuno.
Che commento stralunato e senza senso!
Bondzò
A’ la bonne heure!