Autonomia differenziata, Spelgatti: “Giornata indimenticabile”

La senatrice valdostana commenta l'approvazione in Senato del Ddl Calderoli. "Un'opportunità anche per la nostra Regione, che potrà rivendicare ulteriori margini di Autonomia".
La senatrice Nicoletta Spelgatti a Palazzo Madama
Politica

“Una giornata indimenticabile. Dopo tanti anni, grazie alla Lega e alla maggioranza tutta, inizia a prendere vita una riforma che darà la possibilità a tutti i territori di diventare competitivi, assumendosi altresì la responsabilità nella gestione delle risorse pubbliche”. Così la senatrice Nicoletta Spelgatti commenta l’approvazione ieri, martedì 23 gennaio, in Senato del disegno di legge sull’Autonomia differenziata. Il Ddl Calderoli, varato con 110 voti favorevoli, 64 contrari e 3 astenuti, passa all’esame della Camera.

“Un’opportunità anche per la nostra Regione, che potrà rivendicare ulteriori margini di Autonomia, aumentando le materie di propria competenza. Ringrazio in particolare il ministro Calderoli, a cui dobbiamo rendere merito di aver costruito un disegno di legge dalla portata storica”.

Il disegno di legge prevede che siano le regioni, sentiti gli enti locali, a far richiesta di autonomia differenziata, che interessa 23 materie. Fra queste c’è la salute, l’istruzione, lo sport, l’ambiente, l’energia, i trasporti, la cultura e il commercio estero. Sono invece 14 i Lep, i Livelli essenziali di prestazione, le materie di competenza concorrente Stato-Regioni su cui gli standard minimi delle prestazioni dovranno essere assicurati su tutto il territorio nazionale.

3 risposte

  1. Prima di parlare di altro bisogna invitare il presidente Testolin a vincere la paura di salire su un treno o su un volo direzione Roma. Perché nella Capitale, nei palazzi che contano, nessuno sa chi sia!

  2. Giornata indimenticabile per l’Italia ma imbarazzante per tutta la politica valdostana: ottenere da una legge di Stato quello che potevamo già ottenere in gran parte con lo Statuto Speciale del 1948 se si fosse lavorato seriamente. Trento e Bolzano hanno già parte delle competenze che darà l’Autonomia differenziata già dagli anni ’70. Noi invece abbiamo dovuto aspettare Calderoli per averle e ottenere di più. La peggiore figuraccia che poteva avere una regione autonoma: che sarebbe meglio non averla se viene gestita così male. Ora vediamo i decreti attuativi che faranno nei prossimi due anni e i 5 mesi di trattative tra VdA e Stato per aderire. Sicuramente con i Lep saremo nel caos: le particolarità della nostra Regione non verranno tenute conto per il loro rispetto. O raggiungi i Lep o interviene Roma.

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