Una diserzione, non annunciata. L’opposizione in Comune ad Aosta decide di non presentarsi, questa mattina, durante i lavori della IV Commissione, nella quale è stata presentata la nota di aggiornamento al Dup, il Documento unico di programmazione che accompagna il Bilancio previsionale 2021/23 del Capoluogo.
Ad ascoltare i numeri della finanziaria comunale, snocciolati dalla Vicesindaca – e Assessora al Patrimonio – Borre solo i commissari di maggioranza (Tripodi, Crea, Roberto Favre e Proment), in “splendida solitudine”, con la quota di opposizione, Spirli (Lega) e Laurencet (FI), ritiratasi sull’“Aventino”.
Il motivo è presto detto, e lo spiega la consigliera Sylvie Spirli: “Come gruppi di opposizione, abbiamo deciso di non partecipare ai lavori della IV Commissione di questa mattina perché ieri, nella ‘giornata fiume’ sul Dup abbiamo avuto tempi troppo ristretti per analizzare nel dettaglio il documento. Da parte della maggioranza non c’è stata volontà di ascoltare le idee, né le eventuali proposte che potevano arrivare dall’opposizione. Ci vedremo quindi in aula il 31 marzo, per il dibattito sul Bilancio e un’ampia discussione direttamente in Consiglio”.
Decisione concertata tra i tre gruppi di minoranza – Lega e Forza Italia, appunto, ma anche Rinascimento –, per un problema già emerso durante la discussione. Nel mirino delle opposizioni, già ieri, erano infatti finiti i tempi stretti di audizione dei singoli Assessori e la “corsa contro il tempo” per fare tutte le domande del caso sulle voci di Bilancio.
Diserzione mal digerita nella Commissione stessa di stamane, come ha spiegato in apertura dei lavori la Vicesindaca Josette Borre: “In un momento così importante come quello sulla discussione del Bilancio provo molto dispiacere ed un certo disappunto per l’assenza della minoranza. Ieri è stato fatto un lavoro lungo e proficuo, in cui abbiamo ‘snocciolato’ quasi tutte le questioni importanti riguardo un documento lungo e articolato ma solo parziale, perché ci siamo dedicati agli obiettivi programmatici. Oggi si arriva al punto sostanziale, dove le parole si trasformano in numeri. Noi procediamo nei lavori perché l’Amministrazione di Aosta non può permettersi di giocare, di questi tempi, ma deve approvare il Bilancio”.