Bilancio regionale: arriva il “Sì” dei sindaci, che chiedono alla Regione di arrivare presto all’assestamento

Il Presidente Lavevaz promette maggiore attenzione per gli enti locali. Manes: "Abbiamo bisogno di una serie di aggiustamenti sul piano finanziario, che non possono avvenire troppo in là nel tempo, vista la situazione emergenziale in atto".
Assemblea Cpel
Politica

Correre verso l’assestamento di bilancio. E’ l’invito che questa mattina i sindaci valdostani hanno rivolto al Presidente della Regione Erik Lavevaz e all’Assessore al Bilancio Carlo Marzi, intervenuti nell’Assemblea del Cpel per illustrare le leggi di bilancio.

“Abbiamo approvato il bilancio pochi giorni dopo il nostro insediamento” ha ricordato il Presidente Lavevaz “perché l’obiettivo che ci eravamo dati era di evitare il dramma vissuto nella primavera scorso con l’esercizio provvisorio”. Il Presidente della Regione ha poi annunciato la volontà di arrivare quanto prima all’approvazione del rendiconto e dell’assestamento di bilancio e si è preso l’impegno con gli ex colleghi sindaci di “lavorare sulle leggi di settore per liberare quanto non è di competenza della finanza locale” oltre che “tenere conto degli eni locali” nelle prossime manovre “perché siamo certi che gli enti locali siano il passaggio più immediato per la ripresa economica”.  Dai sindaci collegati in videoconferenza è arrivata la richiesta di mettere mano alla legge 48 che regola i trasferimenti ai comuni e alla legge 6 sull’esercizio associato delle funzioni e dei servizi.

Soddisfatto per le parole pronunciate da Lavevaz, il Presidente del Cpel Franco Manes: “Abbiamo dimostrato in questi mesi la nostra capacità di utilizzare le importanti risorse messe a disposizione da Regione e Governo nazionale. Chiaramente  il Legislatore deve arrivare al più presto all’assestamento, perché abbiamo bisogno di una serie di aggiustamenti sul piano finanziario, che non possono avvenire troppo in là nel tempo, vista la situazione emergenziale in atto”.

Nell’illustrare gli articolati, in discussione ora in Commissione consiliare e dovranno poi approdare in Consiglio regionale, è stato Alex Micheletto. Fra gli elementi salienti relativi agli articoli di legge, è stata ribadita la penuria di risorse umane disponibili in capo a Comuni e Unités, perché, ha detto Micheletto, “abbiamo tutti grosse necessità in materia di personale. Vista la normativa regionale in essere, chiediamo di aggiungere il Celva quale soggetto che potrà avviare su specifica delega, per il 2021, autonome procedure selettive per il reclutamento del personale degli enti locali della Valle d’Aosta. Sarebbe quindi possibile mantenere un canale aperto tutto l’anno e avere graduatorie a cui attingere in caso di bisogno”.

Proprio in riferimento al fabbisogno finanziario del Celva per l’anno 2021, così come determinato dall’Assemblea del CELVA con propria deliberazione n. 6/2020, è stato richiesto un finanziamento per un importo complessivo di 1,6 milioni di euro. È stato inoltre proposto un emendamento relativo alle risorse eccedenti al gettito BIM del 2009, affinché siano tolte dal Bilancio regionale e siano, invece, distribuite con un fondo strutturale a favore dei singoli Comuni, con gli stessi criteri di ripartizione già adottati dal Consorzio BIM a favore dei Comuni, per finalità quali gli interventi su acquedotti, fognature, ponti e viadotti comunali. L’Assemblea del Cpel ha poi richiesto che sia espressamente indicato che, per il 2021, l’adozione in corso d’anno della deliberazione di Giunta regionale per la rimodulazione delle risorse finanziarie destinate agli interventi, in materia di finanza locale, avvenga dietro parere vincolante del Consiglio permanente.

Al centro del dibattito dell’assemblea dei sindaci anche i servizi a favore degli anziani e della prima infanzia. “La mancanza di risorse certe pone fortemente a rischio la qualità dei servizi erogati e la loro continuità, soprattutto tenuto conto dell’attuale situazione di emergenza da Covid-19 “.

Infine, prima di licenziare all’unanimità i disegni di legge, l’Assemblea è tornata a chiedere che l’extragettito Imu – 32 milioni di euro – rimanga in capo ai comuni. “Si permetterebbe così di dare fiato ai nostri bilanci, soprattutto in questo momento di difficoltà”.

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