I quattro gruppi di opposizione in Consiglio regionale tornano a puntare il dito contro la scelta della Regione di procedere all’acquisto dei treni bimodali, chiedendo la revoca dell’iter di aggiudicazione della gara.
"Da quando l’appalto verrà aggiudicato – scrivono Uvp, Alpe, Pd-Sinistra Vda e M5S – saranno 30 i mesi per consegnare il primo treno bimodale e altri 34 ne serviranno per completare la fornitura. Più di sei anni per una toppa che non risolverà i problemi della linea ferroviaria valdostana e dei pendolari".
Tempestiche che, secondo l’opposizione "sono un’ulteriore conferma che quella dei bimodali è una scelta scellerata".
Uvp, Alpe, Pd-Sinistra Vda e M5S ricordano quindi il progetto di Italferr di elettrificazione della tratta Ivrea-Aosta che prevede "non più di tre anni per la sua realizzazione. Una soluzione definitiva, condivisa e fortemente voluta da tutte le forze della minoranza in Consiglio regionale, che garantirebbe alla nostra regione, per i decenni futuri, l’integrazione con il sistema ferroviario italiano".
Infine la questione, già sollevata durante l’ultimo convegno dei Pendolari Stanchi e di Legambiente: la capienza dei bimodali. "Solo 160 posti, e il fatto che i treni bimodali non potrebbero circolare sulla tratta Aosta/Pré-Saint-Didier, che verrebbe, di fatto, condannata alla soppressione. Inoltre, la fornitura verrà effettuata da imprese straniere e non avrà nessuna possibile ricaduta sull’economia valdostana, diversamente da quanto sarebbe accaduto con un progetto di elettrificazione della linea e con l’utilizzo puntuale dei fondi FAS".