Case popolari, la Lega Vda torna a lanciare l’allarme: “181 persone a rischio sfratto”

Respinta la mozione della Lega Vda che chiedeva la revisione della normativa sulla morosità incolpevole e sull'emergenza abitativa. Bocciata anche una mozione che chiedeva uno stop per il progetto del condominio a nove piani di Breuil-Cervinia.
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Politica

Se piazza Chanoux a gran voce chiede la revisione delle norme sulla morosità incolpevole e l’emergenza abitativa, piazza Deffeyes risponde “no”. E’ stata bocciata nel pomeriggio di oggi la mozione (19 astensioni e  16 a favore) presentata dalla Lega VdA che chiedeva di modificare la delibera “in modo da ricomprendere chi davvero si trova in maniera incolpevole a non poter pagare le bollette”, la disciplina dell’emergenza abitativa e altri aspetti della Legge regionale 3/2013 ma anche i criteri del bando affitti.

“Una bomba sociale che sta per esplodere e in parte è già esplosa” ha scandito in aula il capogruppo del Carroccio Andrea Manfrin. Secondo i dati forniti sarebbero 181 le persone residenti in alloggi di edilizia residenziale pubblica che rischiano lo sfratto. 

La Delibera sulla morosità incolpevole, così come è stata scritta – hanno ricordato i promotori della mozione –  non tutela infatti le persone che incorrono nei debiti incolpevolmente perché tra i criteri vi è solo la perdita di reddito e non guarda all’Isee degli inquilini di edilizia residenziale pubblica.

“La situazione è gravissima – afferma il Capogruppo Andrea Manfrin -, ed ignorarla, come ha fatto l’attuale governo, porterà a gravi conseguenze per il nostro tessuto sociale. La Lega continuerà a combattere a fianco delle persone sfrattate o che rischiano di perdere l’alloggio, sia pubblico che privato, ed è già al lavoro per adottare ogni iniziativa utile a questo scopo”.

La mozione ha ottenuto l’appoggio del gruppo di Forza Italia VdA. Il consigliere Mauro Baccega ha sottolineato in particolare il silenzio della sinistra, che proprio con la propria rappresentante in Consiglio comunale ad Aosta, l’Assessora comunale Titti Forcellati aveva denunciato il problema e auspicato la riforma della normativa attuale.

Nell’annunciare il voto di astensione, l’Assessore Carlo Marzi ha spiegato: “Approvare una mozione per chi governa è diverso dal presentarla per chi non ha responsabilità di Governo, soprattutto quando, come in questo caso, le impegnative richiamate evidenziano azioni che non possono essere portate avanti. Siccome condividiamo con la minoranza la stessa sensibilità sul tema delle politiche abitative, ci impegneremo in concreto per modificare gli aspetti più delicati che oggi l’impianto legislativo sul disagio socio-abitativo evidenzia.”

Respinta anche una mozione sul condominio a 9 piani di Cervinia

Respinta, con 21 astensioni e 2 voti a favore (PCP) – la Lega VdA non ha partecipato al voto -, una mozione del gruppo Progetto Civico Progressista, che chiedeva un esame minuzioso delle caratteristiche del progetto “The Stone” al Breuil e di definire rapidamente, anche di intesa con il Comune di Valtournenche, tutte le iniziative per evitare la realizzazione dell’opera nei termini del progetto attuale e a ricondurla a dimensioni più rispettose e attente ad un migliore inserimento nel contesto edilizio, riferendo entro 15 giorni alla Commissione competente gli esiti di tali impegni.

Secondo la consigliera Chiara Minelli: “La scelta di costruire un edificio a scopo esclusivamente abitativo non rientra in un’ottica di sviluppo adeguato dal punto di vista ambientale, economico e turistico di quella località, già pesantemente urbanizzata. La nostra Regione ha competenza primaria in materia urbanistica e di tutela del paesaggio e deve quindi svolgere un ruolo di vigilanza attiva. Noi crediamo che un approfondimento ulteriore vada fatto.”

Nel bocciare l’iniziativa, l’Assessore alle opere pubbliche, Davide Sapinet, ha ricordato che “l’intervento non ha ancora ottenuto il titolo abitativo: il rilascio di costruire è in capo al Comune, mentre la Regione non ha titolo ad intervenire in questo percorso, a parte il parere richiesto alla Soprintendenza ai beni culturali.”

Nel dibattito è intervenuto anche il Presidente della terza Commissione, Albert Chatrian, che citando un altro progetto al centro di discussioni – il condominio davanti all’Arco d’Augusto – ha auspicato un approfondimento in commissione “sull”impatto dei grandi volumi sul nostro territorio.

Sempre sul progetto di Aosta il consigliere Antonino Malacrinò di Federalisti progressisti Pd ha auspicato che Progetto Civico progressista si faccia promotore anche in Consiglio comunale di un’analoga iniziativa.

Approvate due mozioni su Zona franca e Comunità energetiche

In mattinata erano stato approvate invece due mozioni, una della Lega Vda, che  impegna il Governo regionale, entro sei mesi, ad approfondire il quadro normativo in essere sulle zone franche, anche al fine di verificare la fattibilità della previsione di una norma di attuazione che tenga conto delle esigenze territoriali, delle opportunità e delle esperienze europee, e all’esito a relazionare nella Commissione consiliare competente. La seconda iniziativa, di Pcp, impegna invece la Giunta regionale alla costituzione di un gruppo di lavoro coordinato dall’Assessore competente e aperto agli amministratori comunali, per un confronto che accompagni l’iter di elaborazione in Commissione della normativa regionale sulle Comunità di energia rinnovabile.

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