“Purtroppo assistiamo a un continuo attacco da parte di un movimento che non è in grado di capire quello che sta avvenendo e soprattutto che non ha voluto apprezzare le capacità dell’amministratore unico Luca Frigerio, che è riuscito a risollevare le sorti del Casinò di Saint Vincent, che resta la maglia rosa rispetto alle altre case da gioco”. Questo il commento rilasciato a Gioconews.it dal Presidente della Regione, Augusto Rollandin, in merito alla nota del consigliere regionale del Gruppo Alpe, Albert Chatrian, che ha duramente criticato l’attuale gestione del Casinò valdostano e soprattutto la scelta della Regione di affidarla a un amministratore unico. Per Chatrian il 2012 è stato “un anno disastroso che decreta il fallimento della scelta di Rollandin del 2008 di affidare la guida del Casinò a una persona sola che doveva, secondo le previsioni del presidente, avere i requisiti e la capacità di risollevare i conti e il destino dell’azienda.Avevamo chiesto di rinnovare il management e rivedere l’intera gestione. Rollandin aveva risposto in modo baldanzoso e provocatorio che si aspettava di ricevere i complimenti dall’opposizione perché il Casinò stava andando meglio degli altri”.
Al 31 dicembre 2012 gli incassi della casa da gioco di Saint-Vincent si sono fermati a 76 milioni 681 mila euro, l’anno precedente a 95 milioni 586 mila euro. Quasi 19 milioni di minori incassi. A pesare sul bilancio sono stati evidenziati da Frigerio i lavori per l’apertura del nuovo Parc Hotel Billia, del ristorante Le Rascard Salon e Terrasse, del nuovo Centro congressi, della nuova Hall di ingresso al Casinò. “Mi pare che non si voglia vedere lo sforzo che si sta facendo per effettuare un investimento per 70 milioni di euro in tempo record e mantenendo il planning originario – ha aggiunto Rollandin – Il calo degli incassi del Casinò è relativo a problematiche ben note e che sono comuni a tutte le case da gioco, ma nel caso di Saint-Vincent bisogna considerare che i lavori si stanno conducendo a Casinò aperto, riducendo dunque gli spazi di gioco, creando ovvi disagi alla clientela, e con il centro congressi chiuso. Chiudere il Casinò per lavori in corso avrebbe significato lasciare i lavoratori a casa e avere incassi pari a zero per anni. Si è invece scelto di continuare a lavorare e far lavorare, a incassare più degli altri Casinò, e credo che tutto ciò sia un grosso merito sia dell’Amministratore unico che di tutti coloro che l’hanno aiutato”.