Casinò, i 48 milioni di euro del credito Finaosta di nuovo nella bufera

A sollevare dei dubbi sulla conversione del credito in strumento finanziario partecipativo sono i consiglieri Stefano Aggravi e Roberto Cognetta. Finaosta nega: "A seguito della sottoscrizione dello strumento, Finaosta. non diverrà socia di Casino’ de la Vallée., essendo soci, in base alla legge istitutiva del 2001, la Regione Valle d’Aosta e il Comune di Saint-Vincent."
Politica

Primi ostacoli sulla strada della conversione del credito di 48 milioni di euro in apporto patrimoniale. Omologando il piano concordatario della casa da gioco di Saint-Vincent i giudici avevano sollecitato la conclusione dell’operazione di conversione, assegnando un tempo massimo di 60 giorni.

A complicare ora il quadro è il sospetto che la legge regionale, approvata nel luglio scorso, possa configurare Finaosta, in quanto sottoscrittrice dello strumento finanziario partecipativo, quale socio della Casa da gioco di Saint-Vincent. Un dubbio alimentato da due post dei consiglieri di Mouv e Lega Vda, Roberto Cognetta e Stefano Aggravi.

Scrive il primo: “Parrebbe che la legge sia stata approvata in maniera tale che se fosse messa in pratica la Finaosta diverrebbe socia del casinò. Ovviamente fatto questo ci sarebbe la sciagurata fine della finanziaria e quindi delle finanze di tutta la regione.”

Rispondendo a Cognetta, l’ex Assessore al bilancio Aggravi richiama invece una seduta del giugno scorso della IV Commissione consiliare dove aveva egli stesso sollevato davanti al segretario generale Stefania Fanizzi alcuni dubbi. “Analizzando questa Legge chiesi espressamente ai tecnici presenti se altre soluzioni erano state prese in considerazione, – ricorda Aggravi – tra cui quella della reintestazione del credito in capo alla Regione per liberare completamente Finaosta (al contempo detentrice del credito dei 48 mln e ai sensi dell’art. 1 di questa legge futura sottoscrittrice dello strumento partecipativo) da qualsiasi problematica. Mi fu però risposto “Francamente avevamo pensato anche a diverse soluzioni, questa no […]”. Ora, non vorrei dire “ve l’avevo detto”, ma mi sembra che i dubbi che avevamo espresso fossero più che corretti”.

“Finaosta non diverrà socia del Casinò”

A negare l’ipotesi che Finaosta possa, sottoscrivendo lo strumento finanziario partecipativo, diventare socia del Casinò, è la stessa Finanziaria regionale.

“Le notizie divulgate nella giornata odierna non trovano, alcun riscontro nei fatti” si legge in una nota.”A seguito della sottoscrizione dello strumento, Finaosta non diverrà socia di Casinò de la Vallée, essendo soci, in base alla legge istitutiva del 2001, la Regione Valle d’Aosta e il Comune di Saint-Vincent.”

La finanziaria regionale spiega, quindi, di star collaborando con Casino’ de la Vallée per la formalizzazione dello strumento finanziario partecipativo, coerentemente con le previsioni della legge regionale, e “affinché l’operazione possa compiersi nei termini assegnati dal Tribunale di Aosta con il decreto di omologazione ove si dà atto che proprio tale operazione consentirà di superare “la complessa situazione contabile” in cui versa la Società pubblica”.

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