Col de Joux, l’Amministrazione comunale di Saint-Vincent torna a sperarci

Da firmatario della petizione "Salviamo il comprensorio sciistico del Col de Joux" ad Assessore. Alex Sabolo conferma la possibilità di mantenere in vita gli impianti di risalita del Colle con l'aiuto di un contributo regionale e un progetto di rilancio.
Col de Joux - Saint-Vincent (AO)
Politica

La stazione del Col de Joux cattura ancora l’attenzione degli amministratori di Saint-Vincent, complice la recente risoluzione riguardante l’impianto del Weissmatten e i piccoli comprensori sciistici regionali.

Nel consiglio comunale di giovedì 28 gennaio l’opposizione presenta l’interpellanza “Riapertura seggiovia del Col de Joux”. La minoranza domanda ragguagli sull’utilizzo di risorse regionali per le spese necessarie alla sopravvivenza dell’impianto. Immediata la risposta dell’Assessore allo Sport, Ambiente e montagna Alex Sabolo, descritto come “uno dei sostenitori più accesi” perché primo firmatario della petizione “Salviamo il comprensorio sciistico del Col de Joux” ai tempi dell’ex primo cittadino Mario Borgio (autunno 2019).

“Rimane chiaro a tutti, anche agli accesi sostenitori come me che, oltre al rilancio, per l’amministrazione comunale c’è da ridurre i costi elevati degli impianti di risalita” confessa Sabolo. Alcuni giorni fa, un incontro con l’Assessore regionale allo sviluppo economico Bertschy e l’ingegnere Zoppo della Struttura Infrastrutture Funiviarie – SIF sarebbe servito a “manifestare un cambio di visione in merito agli impianti di risalita del Col de Joux”. L’intenzione del Comune è ripresentare alla Regione una richiesta di finanziamento per la revisione della seggiovia. Domanda già avanzata dalla precedente amministrazione comunale, ma “mai argomentata”. L’accusa rivolta agli ex amministratori è di essere stati “i primi disinteressati”.

“I milioni spesi negli ultimi vent’anni non possono essere abbandonati dall’oggi al domani perché non facciamo una revisione a un impianto che automaticamente morirebbe”. “I costi di gestione sono importanti. Li conosciamo. – spiega Sabolo – Dobbiamo trovare una soluzione perché il Comune non è in grado di gestire da solo cifre così importanti”.
Affermazione che trova accordo tra le fila dell’opposizione “senza cofinanziamento regionale non si può partire da soli. Il Comune non può farcela” dichiara Antonio Iiriti, consigliere di minoranza.

Diverse le strade percorribili per il rilancio. Il punto di partenza potrebbe essere l’esito dello studio condotto dal Prof. Gorla dell’Università della Valle d’Aosta.
Sulla base dei dati presentati prende piede l’idea di un’offerta turistica annuale. Secondo l’Assessore “rendere attrattivo l’utilizzo della seggiovia in altre stagioni è la chiave di rilancio”. Tra i capisaldi anche il mantenimento della pratica dello sci invernale. L’impegno della maggioranza prosegue. Il prossimo step sarà un incontro per quantificare le spese necessarie al mantenimento della stazione sciistica e presentare un progetto di rilancio.

Sul fronte spese, per la revisione della seggiovia, aleggia nell’aria il preventivo di uno studio lombardo specializzato in impianti a fune che riporta una spesa di 430mila euro. Tuttavia nell’unico documento ufficiale, assunto agli atti durante l’amministrazione Borgio, si parla di una cifra nettamente superiore pari a 720mila euro.  

Fine della convenzione con Châtillon

Pacati sulla questione Col de Joux, i toni si accendono per i costi del personale dovuti al mancato rinnovo della convenzione con Châtillon. Approvato il punto sull’ambito territoriale ottimale con 12 voti favorevoli che sancisce lo scioglimento della collaborazione tra i due comuni. Astenuti Iiriti e Jacquemet, contrari i consiglieri Castiglioni, Merlin e Camos che fanno leva sull’aumento dei costi del personale amministrativo. 90mila euro in più per pagare segretario comunale e responsabile finanziario. “Andrebbe trovato un equilibrio migliore” afferma Erik Camos, che ribadisce la necessità di una revisione della pianta organica e di una condivisione del segretario con un comune più piccolo.

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