Comune di Aosta, Centoz: “Ho fiducia negli assessori, la giunta non si cambia”

Il sindaco risponde così alla richiesta arrivata dal consigliere unionista Vincenzo Caminiti che lascia la presidenza della III Commissione.
Il Sindaco di Aosta Fulvio Centoz
Politica

Vincenzo Caminiti lascia la presidenza della III Commissione e nel farlo chiede al Sindaco di Aosta, Fulvio Centoz di ritirare le deleghe agli assessori, in primis all’Assessore Marzi, reo in quanto segretario di Stella Alpina “di aver fatto cadere il governo regionale”.

“Ripartiamo da capo  – ha scandito Caminiti – si faccia la sua vera maggioranza”. Richiesta respinta dal primo cittadino che definisce la mozione del consigliere unionista “i 15 minuti di celebrità”.

“Non ho intenzione di farmi dettare l’agenda della composizione della maggioranza da un consigliere” ha detto in aula Centoz “Confermo la fiducia agli assessori che siedono vicino a me e che stanno svolgendo egregiamente il loro lavoro, non ho nessuna intenzione di andare a ridistribuire le deleghe o a rivedere la composizione”.

Centoz ha, quindi, spiegato che quanto avvenuto in Regione “sicuramente avrà delle ripercussioni, a  breve ci sarà un confronto politico fra le segreterie e si porranno sul tavolo i problemi”. E sulla scelta di rimanere in piazza Chanoux: “Non ho mai avuto dubbi sulla scelta da fare, il problema era però la condivisione”. 

L'iniziativa ha riservato critiche da parte della minoranza non solo rivolte a Centoz ma anche allo stesso Caminiti. "E' sposato con questa maggioranza che le piaccia o no, deve decidersi se stare di qua o di la" ha sbottato Patrizia Pradelli del M5S rivolgendo, quindi, al consigliere unionista l'invito a sedersi in minoranza. "Spero che metta le sue dimissioni nero su bianco perché lei non rappresenta più questa maggioranza" l'auspicio di Pietro Verduci. "L'ipotesi delle dimissioni da sindaco non avrebbe neanche dovuto sfiorarla" l'accusa mossa da Carola Carpinello dell'Altra Valle d'Aosta mentre Andrea Manfrin della Lega Nord: "Mi sarei augurato che lei avesse optato per il consiglio regionale così ci saremmo tolti il problema per il 2018".

La mozione presentata da Caminiti è stata bocciata con 19 voti contrari, 5 astenuti e 4 voti a favore.

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