A fine giugno, in Consiglio comunale ad Aosta, la richiesta era arrivata dai banchi della Lega: provare ad “agganciare” i fondi Pnrr per rimettere in sesto la facciata del Municipio del capoluogo e – soprattutto – i portici dell’edificio.
All’epoca, la maggioranza rispose “picche”. Nelle “missioni” del Piano di resilienza non c’era possibilità di reperire risorse che, per l’intervento, sarebbero state ingenti. Fuori cioè, in solitaria, dalle casse comunali.
Oggi, invece, il tentativo verrà fatto. Ad annunciarlo nella seduta odierna dell’Assemblea cittadina è stato l’assessore ai Lavori pubblici Corrado Cometto, a margine della discussione della mozione “Cosa ne facciamo di questa facciate” presentata da La Renaissance.
“Nel Consiglio per l’approvazione del Bilancio previsionale – ha detto – proporremo, all’interno del Documento unico di programmazione 2023, l’avvio delle procedure per reperire le risorse per arrivare ad uno studio di fattibilità tecnico-economica per andare avanti sul restauro dei portici e delle facciate del Municipio”.
Ad integrazione, il sindaco Gianni Nuti è più che possibilista: “Nelle more per il rifacimento della facciata – ha spiegato – abbiamo chiesto di poter estendere l’intervento di ristrutturazione fatto dagli aggiudicatari del Caffè Nazionale a tutto il resto dei portici. Un lavoro leggero, non invasivo, senza i carotaggi necessari per il restauro conservativo ma per dare delle risposte ad una situazione. Ci muoviamo con lavori piccoli e leggeri per fare poi quelli più solidi. Confidiamo che la Sovrintendenza, visto il Piano che abbiamo presentato loro, ci darà parere positivo”.