“Ci opporremo a ogni nuovo governo di scopo il cui obiettivo sta nella difesa da parte di ognuno del proprio fortino reinterpretando così il motto dei tre moschettieri: “uno per tutti, ciascuno per sé (pour le bien de la Vallée)”. Così la consigliera di Adu Vda, Daria Pulz, commenta l’evoluzione del quadro politico in piazza Deffeyes, tornando a chiedere l’approvazione del bilancio e a seguire il ritorno alle urne.
“Il “cul de sac” in cui la maggioranza in Consiglio regionale ha infilato la Valle d’Aosta appare tanto più pericoloso quanto meno consapevoli si rivelano i suoi protagonisti.” sottolinea Pulz “In un Paese civile, dove le Istituzioni hanno ancora un valore e una loro serietà, firmerebbero tutti e 35 le immediate dimissioni, in un sussulto di dignità. E non certo perché tutti coinvolti in giri loschi, ma per non permettere il benché minimo sospetto da parte dei cittadini che si sono fidati di loro che un solo voto, un solo atto possano essere infiltrati dalla mafia. Farsi trovare al di sopra di ogni sospetto dovrebbe essere l’unico vero scopo che accomuna tutti e 35, perché costituiscono un insieme, non un semplice affastellamento di gruppi politici. Questa azione forte ci aspetteremmo legittimamente da cittadini e questo come Adu-VdA ci permettiamo di pretendere, pur dopo un duro anno di lavoro di squadra portato avanti in Consiglio regionale che ora viene offuscato, insieme alle 65 iniziative e alle proposte di legge bloccate, ai tanti lavori interrotti nelle già congestionate Commissioni”.
Al contrario, ricorda Pulz, si aprono “tavoli più o meno ufficiosi per tentare l’avventura di un governo di scopo, tanto l’ndrangheta è solo nella mente contorta dei magistrati, tanto tutto si risolverà in una bolla di sapone, tanto la politica deve continuare a fare il suo mestiere come se non fosse successo nulla… perché, è forse successo qualcosa?”.
L’affondo di Pulz è quindi per Rete Civica, che in questi giorni sta incontrando i gruppi di maggioranza per sottoporre loro alcuni punti che ritiene imprescindibile attuare nei prossimi mesi come la riforma elettorale, ma anche l’adozione di un norma di attuazione per “mettere in sicurezza Cva”.
“I gruppi che stampellavano la maggioranza – osserva la Consigliera Pulz – fanno finta di essere indecisi per alzare la posta in gioco. E, sempre perché tanto non è successo nulla, ripropongono imperterriti e testardi la riforma istituzionale, proprio nel momento in cui l’Istituzione più alta della Valle d’Aosta è implosa e solo Dio sa chi potrebbe portare avanti, con la giusta lucidità e competenza, la riforma delle regole del gioco, che è il gioco di tutti i valdostani”.
Anche la Lega Vda e Vda Libra non vengono risparmiati dalla critiche: “Nella minoranza, poi, c’è chi è passato dal dire che non si vota il bilancio dell’ndrangheta a “dai ok, forse possiamo anche votarlo: basta una piccola riverniciata di verde a un bilancio rosso-nero. Poi tanto lo gestiremo noi, non appena torneremo trionfanti in Consiglio con tanto di Presidente prescelta dal Matteo”.