Crisi politica, Evolvendo: senza chiarezza “non faremo i diciottesimi”

A dirlo Leonardo La Torre e Bruno Milanesio in conferenza stampa, che chiedono di aprire una nuova fase politica di consultazioni e progetti: "Siamo stati sempre leali, ma questa situazione non può andare avanti. Se si vuole continuare così saranno 17 e non più 18”.
Evolvendo. Da sx: Bruno Milanesio, Leonardo La Torre e Claudio Restano
Politica

“Ci sono regole in politica che rispettiamo. Stiamo dando unavviso ai naviganti’. Chiediamo di trovare un percorso politico corretto, una fase perché tutte forze possano dire la loro. Se questo non accadrà, di sicuro non faremo i diciottesimi in una situazione come quella di adesso, che è scabrosa”.

Le parole sono di Leonardo La Torre, già assessore e consigliere regionale. La conferenza stampa, mentre il Consiglio regionale è ancora in essere, è quella di Evolvendo, l’associazione che in piazza Deffeyes esprime il consigliere Claudio Restano.

Evolvendo che vuole “avviare una nuova fase”, che in chiaro significa dialogare. Possibilmente ascoltando tutti: “Abbiamo sempre tenuto una posizione di lealtà e correttezza, fino ad un mese fa – aggiunge La Torre -. Ma si continuava a rimandare le decisioni. Credo che adesso sia arrivato il momento di dire basta’. Vogliamo consultazioni aperte a tutti, anche alle opposizioni. Il centrodestra ha aperto alla volontà farle”.

Anche se la questione non si fonda sui freddi numeri: “Non possiamo rinunciare a far valere le nostre idee e le proposte per sbloccare questa situazione – dice invece Bruno Milanesio -. Le consultazioni non possono partire da noi, deve farlo chi ha consistenza numerica. Deve esporsi. La forza dei numeri è l’unica che conta e le idee no? Non possiamo rimanere silenziosi sull’inettitudine e l’inerzia dell’Union e quasi tutti i nostri alleati, noi compresi fino ad una certa fase. Siamo stati sempre leali, ma questa situazione non può andare avanti. Se si vuole continuare così saranno 17 e non più 18”.

Domani, ad ogni modo, Evolvendo prenderà parte all’ennesimo summit di maggioranza in casa Uv. Cosa porteranno sul tavolo? La risposta la dà ancora una volta La Torre: “Chiediamo gentilmente all’Union di risolvere i suoi problemi. Siamo sempre stati leali, abbiamo rispettato le regole, non facciamo imboscate. Manifestiamo i disagi politici, chiediamo risposte. E le chiederemo direttamente in faccia agli alleati”.

Alleati in generale, Union in particolare: “Ci contraddistingue la correttezza – ha spiegato invece Claudio Restano -. Fino ad oggi abbiamo sempre giocato di squadra, ma chiediamo anche agli altri di farlo con chiarezza. E oggi lo facciamo, e lo chiediamo al partito che in questo momento che sta vivendo una crisi”.

Il futuro prossimo si vedrà. Ed ogni porta resta aperta: “Può servire una fase di governo di transizione per il bilancio, la sanità, la difficoltà economiche delle famiglie – ancora La Torre -. Ci va bene andare al governo con un assessorato, ma che governo sia davvero. Che lavori e abbia un progetto. Ma ci va bene anche andare all’opposizione o andare a votare”.

Se La Torre parla di “avviso ai naviganti”, Milanesio si fa più sibillino: “Al governo si sono guastate le condizioni umane e politiche. Andare avanti a 18 sembra l’eutanasia di una maggioranza. E, nel caso, rivendichiamo il diritto di andarcene”.

Una risposta

  1. Forse é giunto il momento di allargare la maggioranza al centro destra e sbarazzarsi della marmaglia sinistroide….

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