Crisi politica, inizia ora la partita più difficile: comporre la squadra di governo
Fatto il Presidente inizia ora la partita più difficile: la costruzione della squadra di governo. Non è un caso che questa mattina nella sfilata delle varie delegazioni di movimenti dell’alleanza autonomista progressista la parola più usata e abusata sia stata “pari dignità” o “giusta rappresentatività“.
Nessuno ha fatto obiezioni sulla figura del presidente Testolin, come conferma all’uscita la presidente Cristina Machet: “Dagli alleati non abbiamo avuto nessuna posizione negativa il che lascia presagire che ci siano tutte le carte in tavola per poter proseguire”.
Quasi tutti gli incontri sono durati poco più di una manciata di minuti. Ad arrivare per primi nella sede Uv di Avenue des Maquisards è stata la Stella Alpina con il suo segretario Ronny Borbey, affiancato dall’Assessore Carlo Marzi. “Adesso aspettiamo che il presidente incaricato faccia i passi successivi – dice all’uscita Ronny Borbey – e che a breve convochi le forze e si entri nel merito del programma”. Riguardo ad un posto in giunta, “la Stella Alpina in questo momento c’è al governo e abbiamo sempre detto che ci piacerebbe continuare a esserci per il fatto che rappresentiamo un movimento che è strutturato sul territorio”.
Un posto in Giunta rivendicato anche da Evolvendo. “Il nostro problema – spiega Bruno Milanesio – non è in termini di voti o in termini di assessorati ma è la necessità di garantire la pari dignità a tutti i soggetti politici che fanno un accordo. Riteniamo che la pari dignità ci sia con una rappresentanza omogenea in giunta e che ci sia soprattutto quando nessuno si sente escluso o come uno messo nella vigna a far da palo. Noi non siamo interessati a stare nella vigna a far da palo”.
Ricorda di essere il secondo gruppo per numero di eletti all’interno della maggioranza Luca Tonino, segretario regionale del Partito democratico. “C’è un problema di rappresentatività che non è immaginare di tenere dei posti, come avviene spesso in politica, ma di dignità politica. Noi oggi rappresentiamo un pezzo di Valle d’Aosta che deve essere rappresentata anche lì dentro. Significa rivendicare delle cose giuste. Su questi aspetti faremo tutti i ragionamenti del caso”.
Rimane più criptica invece la posizione di Pour l’Autonomie. “Prendiamo atto che ora c’è un referente adesso aspettiamo di parlare con lui per confrontarci e vedere come si può andare avanti” le parole di Augusto Rollandin.
Domani Renzo Testolin inizierà il suo mandato esplorativo incontrando le delegazioni dei vari movimenti.
Al Comité Fédéral di lunedì scorso l’ex presidente della Regione ha chiesto carta bianca, ovvero la possibilità di azzerare tute le deleghe per poterle eventualmente rivedere. Fra le incognite sul tavolo, le richieste di Pour l’Autonomie o meglio l’indicazione dell’aspirante assessore. Se il Movimento dovesse fare il nome di Augusto Rollandin, potrebbero arrivare da parte degli eletti Uv dei passi indietro. Se Pour l’Autonomie indicherà invece Marco Carrel è possibile che il consigliere punti all’Assessorato ora in mano a Jean-Pierre Guichardaz. In casa del Leone Rampante resta da capire invece chi vorrà sedere accanto a Testolin nella nuova Giunta regionale. Disponibilità in tal senso sembra siano arrivate da tutti gli eletti.
Altre variabili gli eventuali assessorati agli eletti “mono rappresentati”, ovvero Carlo Marzi e Claudio Restano. Salvo aumentare il numero dei posti in Giunta, ipotesi caldeggiata da alcuni unionisti, le poltrone non sono sufficienti ad accontentare tutti.
Per ricomporre la squadra di governo il presidente incaricato avrà una quarantina di giorni a disposizione, pena il voto anticipato.
Crisi politica, Renzo Testolin è il presidente incaricato
Il dado è tratto, almeno per gli organi dirigenti dell’Union Valdôtaine e di Alliance Valdôtaine-VdA Unie. Renzo Testolin è il presidente incaricato di ricomporre la maggioranza regionale e “proporre una nuova Giunta, che sia in grado di far uscire la Valle d’Aosta dalla crisi politica e di accompagnarla al termine della legislatura”, in uno “spirito di collaborazione con il vice-presidente Bertschy”.
La comunicazione è arrivata all’inizio della mattinata di oggi, mercoledì 15 febbraio, con una nota congiunta delle tre forze, a seguito delle “numerose interlocuzioni delle commissioni politiche e a fronte delle disponibilità, entrambe valide” dei due potenziali incaricati. Uv e Av-VdA Unie sottolineano come “in considerazione delle sfide e dei temi politico-amministrativi di rilievo da affrontare, è necessario che l’area autonomista rappresentata in Consiglio Valle sia in grado di esercitare al meglio il suo ruolo imprescindibile in seno alla maggioranza regionale”.
Per questo, l’Union Valdôtaine e Alliance Valdôtaine-VdA Unie si dicono pronte a “proseguire nel percorso di ricomposizione dell’area autonomista, così come indicato dalle basi e dagli organi del movimenti, impegnandosi in primo luogo a lavorare assieme e con l’aiuto delle altre forze politiche che si sono rese disponibili, a risolvere la crisi politica”.
55 anni il prossimo 28 marzo, Renzo Testolin è stato dal 2000 al 2005 Assessore alla cultura e politiche sociali, mentre dal 2005 al 2010 ha assunto la carica di Vicesindaco di Aymavilles. Alle elezioni del 2013, è stato eletto per la prima volta in Consiglio regionale nella lista Union Valdôtaine, iniziando il suo percorso in piazza Deffeyes come Assessore regionale all’agricoltura, poi Presidente della seconda Commissione Affari generali e infine Assessore al bilancio. Nel 2018 dopo la conferma in Consiglio Valle, è stato nominato Assessore alle finanze. A seguito delle dimissioni di Antonio Fosson, nel dicembre 2019 ha assunto l’incarico di Presidente della Regione facente funzione.
Renzo Testolin in pole per la presidenza della Regione
Non sarà San Valentino a benedire l’incarico esplorativo al presidente della Regione. Slitta a domani la decisione, o almeno l’ufficialità. Dopo aver riunito in mattinata le commissioni politiche di Uv e Alliance-Vda Unie, questo pomeriggio c’è stato un confronto “positivo e decisivo” fra i due candidati alla presidenza: Renzo Testolin e Luigi Bertschy.
“Durante questo incontro sono state poste le basi per il confronto – spiega una nota – che comunicheremo domani mattina alle commissioni politiche di Alliance-Vda Unie e di Uv, e a seguire, agli alleati. Allo stesso tempo stiamo preparando un documento sul quale lavorare per proseguire concretamente nell’azione intrapresa dai movimenti”.
Questa mattina le due commissioni politiche di Uv e Alliance/VdA Unie avevano accolto con “soddisfazione” le due candidature “espressione di alto profilo del mondo autonomista”.
“Tale incontro, preso atto del mandato ricevuto dagli alleati di individuare la figura del Presidente della Regione, è ritenuto indispensabile al fine di presentare un indice di lavoro” spiegava una nota congiunta di Uv e Alliance/Vda Unie. “In questo modo sarà possibile programmare le priorità della seconda parte della legislatura e affrontare, in maniera coesa tra gli autonomisti, le sfide importanti che attendono la Valle d’Aosta non ultima la riforma sulle autonomie differenziate.”
In pole position per la carica di presidente c’è l’unionista Renzo Testolin per una questione di numeri, suoi personali (1.393 preferenze ottenute alle ultime elezioni contro le 889 di Bertschy) e dell’Uv, che in Consiglio regionale è rappresentata da sette consiglieri.