Dito puntato da parte dell’opposizione contro il presidente della Regione e del Consiglio per la mancata informativa sul disegno di legge costituzionale per l’implementazione degli Statuti speciali, consegnato nei giorni scorsi alla presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni. Le accuse sono piovute all’inizio della seduta del Consiglio regionale. Martedì scorso i capigruppo avevano recapitato a Bertin una lettera per evidenziare la “delegittimazione del Consiglio regionale” e chiedere il suo intervento.
“Tale schema, predisposto e presentato volutamente sotto forma di iniziativa governativa, è stato così elaborato dalle Autonomie Speciali come importante atto politico auspicando, che possa essere il punto di partenza di una seria e costruttiva interlocuzione con il Governo, affinché lo stesso, a seguito dei dovuti approfondimenti, possa farlo proprio e sancire in primis la fondamentale richiesta dell’intesa che da anni ad ogni cambio dell’Esecutivo il Consiglio ed il Governo regionale chiedono con forza al Governo italiano” ha spiegato questa mattina in aula Testolin. “Tale percorso è nato da un confronto tecnico-politico tra i Governi delle Regioni e delle Province autonome che hanno lavorato insieme. Sbaglia chi intenda considerare l’incipit politico di questo percorso di dialogo che si è voluto attivare con il governo come un percorso in spregio al Consiglio regionale, ma va piuttosto interpretato nella giusta intenzione del Governo regionale che, nell’ottica di mettere la nostra Regione nelle condizioni di aprire un’importante dialogo interistituzionale, ha voluto, in un contesto istituzionale favorevole, condividere con le altre Speciali la consegna di un documento che, seppur rivestendo aspetti tecnici, ha una valenza principalmente politica”.
Testolin si è poi detto disponibile a incontrare la conferenza dei capigruppo e la I Commissione consiliare. “Resta inteso che competerà al Consiglio regionale e solo al Consiglio ed alla Commissione competente ogni qualsivoglia valutazione in merito alle iniziative che questa interlocuzione politica speriamo possa attivare”.
A far infuriare parte dell’opposizione – la lettera al presidente Bertin non è stata firmata da Forza Italia VdA – la pubblicazione da parte di un settimanale locale della bozza di disegno di legge costituzionale.
“Il tema è politico e non amministrativo” ricorda Claudio Restano del gruppo misto. “Il presidente Testolin è stato votato dal consiglio e non dalla popolazione e come tale deve rispettare determinate regole politiche”.
“Come mai questo documento non è stato depositato agli atti dell’amministrazione?” si chiede Erik Lavy della Lega VdA. Stefano Aggravi del Rassemblement Valdotain torna a chiedere al più presto la convocazione della I Commissione. “Oggi non avendo in mano il documento non possiamo intervenire nel merito, ma solo sul metodo” chiosa Erika Guichardaz di Pcp.
Rassemblement chiede una Commissione urgente per il ddl sugli Statuti speciali consegnato a Meloni
Va bene – forse – un “disegno di legge costituzionale per l’implementazione degli Statuti speciali” come quello consegnato ieri dai presidenti delle Regioni autonome alla premier Giorgia Meloni in quel di Torino. Ma la domanda è: cosa c’è scritto in quella bozza?
A chiederselo è il gruppo consiliare Rassemblement Valdôtain – formato dagli esuli leghisti Stefano Aggravi, Dino Planaz, Dennis Brunod e Diego Lucianaz – che, si legge in una nota, “prende atto della consegna” a Meloni della bozza, ma rilancia per conoscere i contenuti.
Come? Con la richiesta di una riunione urgente della prima Commissione.
“Un provvedimento che si annuncia particolarmente importante perché riguarda la nostra autonomia speciale e le nostre competenze statutarie – osservano i consiglieri di Rv –. Ci chiediamo: il Presidente del Consiglio Valle, la Giunta regionale, il Presidente della prima Commissione sono a conoscenza dei contenuti di questo disegno di legge? E perché non è stato coinvolto l’intero Consiglio, che è l’organo rappresentativo della comunità?”.
“Auspichiamo che il Presidente della prima Commissione convochi con estrema urgenza una riunione per audire il Presidente della Regione in merito – chiude la nota di Rassemblement –. Su tematiche di questa rilevanza ci vorrebbe maggiore sensibilità e rispetto per gli organismi assembleari”.
Dai Presidenti delle Autonomie un disegno di legge per la premier Meloni
3 Ottobre 2023
Nell’ambito del Festival delle Regioni, ospitato il 2 e 3 ottobre a Torino dalla Regione Piemonte, i Presidenti delle Regioni a Statuto speciale hanno consegnato alla premier Giorgia Meloni la bozza del disegno di legge costituzionale per l’implementazione degli Statuti speciali, come declinato dall’articolo 10 della legge costituzionale n. 3 del 2001, che contempla forme più ampie di autonomia rispetto a quelle già attribuite.
“La bozza di disegno di legge che oggi abbiamo sottoposto all’attenzione del Presidente Meloni – spiega il Presidente della Regione, Renzo Testolin – nasce dall’esigenza comune delle Autonomie di recuperare l’esercizio delle competenze già assegnate dai rispettivi Statuti, aggiornandone i limiti, in armonia con i dettami costituzionali, e soprattutto fissando il principio dell’intesa”.
“In particolar modo – prosegue Testolin – l’attenzione delle Speciali è volta all’ampliamento delle competenze in diversi settori quali, a titolo esemplificativo, l’edilizia e l’urbanistica, il governo del territorio, le consorterie e i domini collettivi”.
“Nel documento consegnato oggi al Presidente Meloni – conclude il Presidente della Regione – , da parte dei Presidenti delle Speciali, vi è quindi la richiesta dell’apertura di un confronto serio e costruttivo su una tematica che per noi da sempre rimane prioritaria”.
Una risposta
La premier Meloni*