Dalla Lega una proposta di legge per “garantire la libera professione a infermieri e professionisti sanitari”

A dirlo, in una nota, la Lega Vallée d’Aoste, dopo un appuntamento aperto alla popolazione dedicato alla sanità. Appuntamento durante il quale il coordinatore nazionale Emanuele Monti ha annunciato il progetto di legge nazionale.
L'evento sulla sanità della Lega
Politica

“La situazione sanitaria e sociosanitaria in Valle d’Aosta ha raggiunto livelli allarmanti: a fronte di una delle spese sanitarie pro capite più elevate d’Italia, oltre 3.500 euro l’anno per abitante tra settore pubblico e privato, la qualità e l’accessibilità dei servizi offerti sono in drastico peggioramento”.

A dirlo, in una nota la Lega Vallée d’Aoste, dopo un appuntamento aperto alla popolazione dedicato alla sanità. Appuntamento durante il quale il coordinatore nazionale Emanuele Monti ha annunciato: “Abbiamo presentato un progetto di legge nazionale per garantire la libera professione a infermieri e professionisti sanitari. La proposta è stata depositata per la prima volta proprio dal gruppo Lega in Valle d’Aosta, con l’obiettivo di fornire una risposta immediata e strutturata a una delle principali emergenze regionali: l’assistenza territoriale”.

“Il 47% dei valdostani non riesce a raggiungere un pronto soccorso in tempi brevi, i tempi di attesa per le prestazioni oncologiche sono aumentati del 17% e la presa in carico domiciliare degli anziani è la più bassa del Nord Italia, con appena il 2,2% di copertura – ha aggiunto Monti -. Eppure, oltre un quarto della popolazione regionale ha più di 65 anni. Questa è la fotografia impietosa di un sistema che non funziona e che, nonostante gli investimenti, non riesce a garantire servizi efficaci e realmente vicini ai cittadini”.

“Dare piena dignità e autonomia agli infermieri e ai professionisti della salute significa liberarli dalla burocrazia, metterli nelle condizioni di lavorare sul territorio e contribuire alla presa in carico delle persone fragili direttamente a domicilio”, ha concluso Monti.

A farli eco, il capogruppo in Consiglio Valle Andrea Manfrin: ”In una regione come la nostra, con una popolazione che invecchia e servizi ospedalieri sempre meno accessibili, questa è una battaglia di civiltà“.

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