Come era prevedibile ha occupato l’intera giornata dei lavori del Consiglio regionale la discussione sulla discarica di Pompiod. La relazione della III Commissione sull’analisi della petizione sottoscritta da 1132 cittadini è stata sorpassata dall’inchiesta della Procura di Aosta, con quattro persone indagate e che ieri ha portato al sequestro della discarica.
Al termine di una lunga discussione la maggioranza ha approvato (34 presenti: 18 voti a favore, 1 contrario e 15 astensioni) la risoluzione presentata, bocciando – in un caso a votazione segreta – le altre due iniziative presentate dai gruppi di minoranza.
Il testo impegna il Consiglio regionale ad approvare celermente le opportune modifiche legislative per porre vincoli all’accettazione di rifiuti speciali provenienti da altre regioni. Allo stesso modo di approvare una norma regionale per aumentare l’ecotassa e a dare avvio al processo di revisione del documento di pianificazione riguardante la gestione dei rifiuti speciali contenuto nel Piano regionale di gestione dei rifiuti, prevedendo la rielaborazione del procedimento della Valutazione ambientale strategica-VAS al fine di consentire a tutti i cittadini di partecipare attivamente alla revisione.
Le due risoluzioni della minoranza respinte chiedevano invece la sospensione della validità dell’autorizzazione per la discarica di Chalamy, di valutare la possibilità di revocare le autorizzazioni in corso, di prevedere già nella prossima Finanziaria di limitare il conferimento in Valle di rifiuti provenienti da altre regioni e di revocare i provvedimenti dirigenziali autorizzativi che hanno sostituito le delibere di Giunta riportando all’organo politico le decisioni che gli competono.
Nel dibattito che ha anticipato il voto di questa sera il Presidente della terza Commissione Alessandro Nogara ha annunciato la messa a disposizione sul sito del Consiglio regionale di tutta la documentazione raccolta durante i lavori, ieri acquisita dalla Finanza.