Tra equilibri delicati e uscite di scena: le comunali nella Grand Paradis

Sarre verso il ritorno del confronto, a Cogne due liste in campo, a Villeneuve Jocallaz lascia
Comune di Sarre
Politica

Si sapeva, la corsa alla formazione delle liste elettorali per le comunali diventa sempre più difficile: le responsabilità dei Sindaci, le difficoltà amministrative e di personale negli uffici e la mancanza di persone disposte a mettersi in gioco rendono la formazione delle liste (o la riconferma delle precedenti), una corsa a ostacoli. A questo si aggiunge la concomitanza con le elezioni regionali che tradizionalmente è un appuntamento sempre più appetibile rispetto alla vera e propria amministrazione dei comuni, veri interlocutori dei cittadini valdostani e forse dove il lavoro è più duro, realista e concreto di quello di Piazza Deffeyes.

In una delle Unité des Communes più grande della Valle, la Grand Paradis, dove sono compresi al tempo stesso il comune più popoloso e quello con meno residenti dell’intera regione, l’incertezza rispetto alla campagna elettorale per le comunali permane tra possibili conferme, alcune divisioni e tantissimi no comment, soprattutto perché la chiusura delle liste poggia su delicati equilibri.

A Sarre, il comune con più residenti dopo Aosta, sembra essere finito il periodo della lista unica: dopo l’ingresso di 4 consiglieri (Maurizio D’Urso, Mauro Morelli, Manuel Giacinto Parolo e Marco Fasciolo) e del vice sindaco (Luca Spadaccino), nel gruppo di Rassemblement Valdôtain, pur rimanendo in maggioranza fino a fine mandato, le carte si sono mescolate e la lista del sindaco uscente, Massimo Pepellin, che non rilascia nessun tipo di dichiarazione, ma che sembra potenzialmente interessato al terzo mandato, dovrebbe essere rimaneggiata in modo importante. Se da un lato, dopo diversi tira e molla, Pepellin sembra volersi ripresentare (con Lorenza Palma come vice), le incognite sono tante, specialmente riguardo al fatto che l’ago della bilancia saroleintze è sempre la tattica dell’Union che, prima di capire se e come appoggiare la lista, deve innanzitutto trovare un accordo al suo interno tra le sezioni Capoluogo e Chesallet. Sembra però che sarà di nuovo della partita insieme alla squadra di Pepellin l’Assessora alle Politiche Sociali Béatrice Lao e che farà il suo ingresso forse tra i possibili assessori Dhurata Meynet Velia, già consigliera e nome che è circolato per diverso tempo durante i momenti di non ricandidatura di Pepellin come possibile prima cittadina. Al lavoro per garantire un’altra lista a un comune di quasi 5.000 abitanti Rassemblement Valdôtain, che, forte di 3 dei 4 consiglieri uscenti (Maurizio D’Urso non sarà della partita perché pronto a correre per il comune di Aosta sempre nelle fila di Rassemblement Valdôtain e Spadaccino sembra avere altri piani, forse regionali? n.d.a.), sta cercando di creare un’alternativa in un comune da sempre governato da liste civiche o unioniste. Nome papabile per guidare la lista alternativa Remy Vauterin (figlio di Raymond Vauterin, linguista e scrittore, indimenticato autore per Lo Charaban), il suo nome sarà sicuramente della partita, ma rimane da capire con che ruolo; il movimento a guida Aggravi – Restano sembra voler incontrare tutti gli interlocutori, senza chiudere le porte a nessuno, ma intavolando diversi discorsi. Stando alle ultime novità nelle fine unioniste, non sarà più della partita Loris Salbego.

Sarre
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Un vento di alternative sembra soffiare anche all’ombra del turrito maniero, fin sotto al Gran Paradiso: ad Aymavilles e Cogne si profila l’ipotesi di più liste. Nel primo caso, Loredana Petey non ha ancora sciolto le riserve ma sta lavorando per una riconferma. Tuttavia, la possibilità di una seconda lista, spinta da Daniel Tazzara e, sembrerebbe, da alcuni volti noti del municipio come Luciano Saraillon e Fedele Belley, potrebbe concretizzarsi qualora all’interno della maggioranza non si riuscisse a trovare una sintesi. Situazione analoga, ma la tempo stesso diversa, a Cogne, dove la via pacificatrice di Allera non sembra aver fatto presa e si lavora a un’alternativa: “Dopo che è naufragato il mio tentativo di unire forze vecchie e nuove attorno a un unico progetto – spiega Allera –, e nonostante tra le due compagini vi fosse una convergenza sulle strategie da portare avanti per il paese, si andrà verso le due liste. Considerato il mio scarso interesse a ripropormi come sindaco per un quarto mandato, avevo offerto al candidato sindaco dell’altra lista la mia disponibilità a fargli da Vice per mettere la mia esperienza a servizio del paese e per portare a compimento i numerosi dossier aperti e la mole di interventi in corso e in procinto di partire, con il solo vincolo di pari rappresentatività tra i nostri 2 gruppi. La risposta è stata che non erano disponibili a collaborare perché loro rappresentavano il cambiamento e noi il vecchio e che come eravamo riusciti noi ad amministrare seppur senza esperienza 15 anni fa avrebbero fatto altrettanto loro. Ne abbiamo preso atto e attualmente stiamo lavorando per completare la nostra squadra che punterà ad un rinnovamento nella continuità, andando ad individuare nei settori più importanti dell’amministrazione persone di comprovata esperienza e professionalità. La nostra convinzione è che anche nella politica sia fondamentale la competenza oltre all’entusiasmo e che unire questi 2 fattori sarebbe stato un valore aggiunto per il paese, soprattutto quando le carenze di personale ormai diventate endemiche nella pubblica amministrazione non consentono di agli uffici di essere sufficientemente performanti”. A muovere le fila della seconda lista c’è fra gli altri Denis Truc. 

Cambiando vallata sembra splendere il sole da Introd fino a Rhêmes-Notre-Dame. Nella vallata di Valsavarenche (comune che salta questa tornata elettorale), le conferme sembrano  quasi tutte sicure; a Introd Vittorio Anglesio sta lavorando alla chiusura della lista con tante conferme e alcune novità, nel segno di diversi progetti da realizzare come gli acquedotti in frazione Les Villes Dessus e Plan d’Introd, oltre al parco giochi di Les Villes Dessous e la partecipazione a un bando per il rinnovo del museo dedicato al Santo Giovanni Paolo II a Les Combes. Per Anglesio saranno fondamentali la collaborazione con la Regione per l’apertura e la fruizione del Castello e la prosecuzione degli interventi di efficientamento energetico su immobili e impianti di illuminazione pubblica. Sembrano andare verso una riconferma, ma senza sbilanciarsi e ancora intenti in varie valutazioni, anche Nella Therisod a Rhêmes-Saint-George e Firmino Therisod a Rhêmes-Notre-Dame.

Rhêmes-Notre-Dame Capoluogo
Rhêmes-Notre-Dame Capoluogo

Da Arvier i segnali per una ricandidatura del sindaco uscente Mauro Lucianaz sembrano esserci tutti, così come a Saint-Nicolas dove la Sindaca uscente Marlène Domaine ha iniziato a parlarne con il gruppo uscente, a cui ha manifestato la disponibilità a proseguire se ci saranno le condizioni, se ci sarà la squadra. Fondamentale per Domaine portare avanti ciò che il gruppo ha iniziato in questi anni: dal progetto CASPITA portato avanti dall’Assessorato al Turismo, nell’ambito del turismo accessibile, ai lavori, finanziati dalla Regione, per la riapertura del Centre d’Etudes Francoprovençales, oltre all’ultimazione dell’efficientamento energetico dell’illuminazione pubblica. Ai lavori che già sono stati messi in atto e che vanno portati a termine, per Saint-Nicolas ci sono temi sfidanti da affrontare, quali il mantenimento del livello dei servizi, in particolare quelli legati al mondo della scuola, che favoriscano il permanere della popolazione in loco e  l’arrivo di nuove famiglie, la ricerca di fondi per la realizzazione di infrastrutture necessarie da tempo, come parcheggi in alcune frazioni o il collegamento pedonale tra Chaillod e il capoluogo, lo sviluppo dell’offerta turistica in un momento di cambiamento climatico e studiare una soluzione all’accessibilità al Vallone di Vertosan e al lago di Joux.

Lascia invece la corsa Bruno Jocallaz a Villeneuve, sereno nel sapere che ci sarà comunque una continuazione dell’amministrazione uscente, completata con nuove leve e con la candidatura a sindaco dell’ attuale vice sindaco Loris Peano accompagnato da Peter Viana. Jocallaz si dice orgoglioso di aver messo in sicurezza il paese dalla caduta massi che aveva coinvolto il borgo e di aver provveduto a inoltrare alla Regione la richiesta per verificare la sicurezza di tutto il versante. Fa anche un mea culpa, ammettendo di non essere riuscito a migliorare la viabilità del borgo a seguito della ripavimentazione di parte del manto stradale e la realizzazione della rotonda all’entrata est del paese, con l’intento di limitare il transito di bus nel borgo e lo spostamento delle attuali fermate autobus sulla statale 26, ma è certo che la nuova amministrazione saprà affrontare queste sfide. Al momento le voci di una possibile seconda lista sono poco probabile.

Ad Avise il “matrimonio” tra Nadir Junod e il paese non sembra voler finire, mentre a Valgrisenche la possibilità di uno scontro tra due liste non è così improbabile, anche se la sindaca uscente Aline Viérin non si sbottona; voci di paese confermano che parte della giunta uscente sembrerebbe voler portare avanti il lavoro svolto sino a qui, anche se non nega la difficoltà nel lavorare con gli uffici accorpati ad Arvier Agile che sta lavorando al PNRR, la domanda è: lo farà con la sindaca attuale?

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