“In Valle d’Aosta si vuole usare l’Autonomia per tornare indietro, con motivazioni purtroppo avanzate anche da alcune amministratrici.
Di fatto esse sono il campanello di allarme di un problema culturale profondo e gravissimo”. Così Adu Vda nel criticare la proposta di riforma della legge sulle elezioni comunali, prevedendo l’abolizione della preferenza di genere.
Ricorda il movimento come l’attuale legge prevede soltanto che, su 3 preferenze, almeno una sia di genere diverso. “In tutta la Repubblica italiana è così” sottolinea il Movimento.
“Dopo la negazione della doppia preferenza di genere nella nuova legge elettorale per le regionali, anche in questo caso prevista in quasi tutta Italia, arriva un nuovo schiaffo alle richieste di parità nei diritti. – conclude Adu Vda – Confermiamo di trovarci in presenza di un’emergenza democratica.”
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Tutte balle. Uno deve poter votare chi vuole.