“In un'aula in cui si è appena parlato di Federalismo ora ritorna la legge dei grandi numeri che esclude chi i grandi numeri non li ha. Questa legge smentisce infine le promesse fatte da leader di grandi partiti nazionali che chiudendo la campagna elettorale in Valle d'Aosta avevano promesso un candidato valdostano alle europee.
Tutti parlano di rispetto delle autonomie ma questa legge in pratica le mortifica pesantemente!”. Questo il commento, contenuto in una nota, del senatore valdostano Antonio Fosson, in merito alla votazione del Disegno di legge "Modifiche alla legge 24 gennaio 1979, n. 18, concernente l'elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all'Italia". A nome della delegazione delle Autonomie e delle SVP, Fosson ha espresso voto negativo.
“Questo accordo tra grandi partiti è solo un accordo di convenienze e di potere che non permette la rappresentatività di piccole realtà di specificità come quella valdostana e dell' Alto Adige, riconosciute dalla Costituzione” ha aggiunto il senatore valdostano “In particolare la legge non modificata come avevamo proposto, obbliga le minoranze linguistiche riconosciute, a un apparentamento non sempre naturale. Per la Valle d'Aosta la soglia dell'apparentamento a 50.000 voti ha sempre precluso, tranne in un caso, l'elezione di un parlamentare europeo valdostano (per questo avevamo presentato un emendamento per ridurre a 25.000 questa soglia che è stato giudicato inammissibile)”.
Tutti parlano di rispetto delle autonomie ma questa legge in pratica le mortifica pesantemente!”. Questo il commento, contenuto in una nota, del senatore valdostano Antonio Fosson, in merito alla votazione del Disegno di legge "Modifiche alla legge 24 gennaio 1979, n. 18, concernente l'elezione dei membri del Parlamento europeo spettanti all'Italia". A nome della delegazione delle Autonomie e delle SVP, Fosson ha espresso voto negativo.
“Questo accordo tra grandi partiti è solo un accordo di convenienze e di potere che non permette la rappresentatività di piccole realtà di specificità come quella valdostana e dell' Alto Adige, riconosciute dalla Costituzione” ha aggiunto il senatore valdostano “In particolare la legge non modificata come avevamo proposto, obbliga le minoranze linguistiche riconosciute, a un apparentamento non sempre naturale. Per la Valle d'Aosta la soglia dell'apparentamento a 50.000 voti ha sempre precluso, tranne in un caso, l'elezione di un parlamentare europeo valdostano (per questo avevamo presentato un emendamento per ridurre a 25.000 questa soglia che è stato giudicato inammissibile)”.