Elezioni, il M5S VdA rinuncia a presentare ricorso al Consiglio di Stato

Depositato oggi il ricorso invece di Stella Alpina - Area popolare e Italia Viva. La sentenza è attesa all'inizio della prossima settimana.
Cucinotta e Cantelli, candidati M5S a sindaco e vice di Aosta
Politica

Oltre al simbolo di Adu Vda, gli elettori aostani il 20 e 21 settembre non troveranno sulla scheda elettorale la lista del M5S VdA. I grillini hanno infatti rinunciato a presentare ricorso al Consiglio di Stato, dopo l’esclusione confermata giovedì scorso dal Tar della Valle d’Aosta.

“Abbiamo analizzato la questione e riteniamo di non procedere con il ricorso al Consiglio di Stato.  – sottolinea il candidato sindaco Daniele Cucinotta – Le nostre motivazioni anche se munite di valenza non sono sufficienti per soddisfare la norma come spiegato dal giudice. Le probabilità di riuscita in questo percorso sono quindi molto scarse visto l’errore formale che abbiamo sempre ammesso e che poteva essere evitato. Possiamo solo che scusarci con i nostri sostenitori e ringraziare l’impegno dei nostri candidati consiglieri al Comune di Aosta”.

E’ stato invece depositato oggi, sabato 29 agosto, il ricorso al Consiglio di Stato della lista Stella Alpina – Area popolare e Italia Viva.

Nel contestare la sentenza di primo grado, definita “ingiusta” il legale di Stella Alpina evidenzia come “i motivi di ricorso meritavano altra, più attenta e più adeguata risposta da parte del Tar valdostano”.

Il ricorso al Consiglio di Stato ribadisce, quindi, come “la connessione di elementi visivi contestualmente presenti nel medesimo ambito spazio-temporale della sede del Movimento (il
contrassegno presente in ogni dove, i simboli esposti, le foto dei candidati, i manifesti, i gagliardetti, ecc.) hanno assolto al di fuori di ogni ragionevole dubbio allo scopo di fornire ai presentatori della
lista la consapevolezza occorrente ai sensi di legge”.

Portando ad esempio le sentenze pronunciate nei giorni scorsi su casi simili dal Tar di Salerno e da quello abruzzese, che hanno riammesso le liste inizialmente escluse dalle competizioni elettorali, l’avvocato parla di una sensazione di “avvertita iniquità e di incomprensibile disparità di trattamento”.

La decisione dei giudici di secondo grado è attesa a inizio della prossima settimana.

 

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