Elezioni politiche, l’analisi del voto entra in Consiglio regionale

Dibattito in apertura dei lavori dell'Assemblea sul risultato di domenica 4 marzo.
Consiglio regionale
Politica

L'analisi del voto di domenica 4 marzo irrompe in Consiglio regionale. Ad aprire il dibattito è Elso Gerandin di Mouv: "Nei cinque anni di Legislatura regionale è regnata sovrana l'incoerenza, l'incompetenza, la gestione di interessi personali, ma sono anche mancati la trasparenza e il rispetto nei confronti degli elettori".

Gerandin, commentando l’uscita d Rosset da Uvp, ne ha approfittato per attaccare i suoi ex colleghi di partito. "Come fondatore dell'Uvp, vedere lo sfascio di questo movimento è motivo di rammarico per me perché avevo creduto in quel progetto.  Io credo che oggi il Rassemblement debba ripartire dalla questione morale, altrimenti la nostra Autonomia sarà a rischio”.

Sulla stessa linea anche Antonio Fosson di AC-SA-PNV: "Bisogna ripartire riunendo tutti gli autonomisti, ma se riunire significa rinforzare alcuni personalismi allora non siamo d'accordo. Per difendere l'Autonomia saranno quindi utili dei passi indietro: chi sarà capace di farli, farà sicuramente un gran favore alla nostra Valle e a quelli che vi abitano.”

E Albert Chatrian di Alpe aggiunge: “Lasciamo a casa i mediocri, mettiamo in campo idee e persone che sappiano fare la differenza. La gente non vuole più parole, vuole i fatti”.

Rassemblement che viene rilanciato dal Presidente della Regione, Laurent Viérin: "L'esortazione che formulo oggi è: non trasformiamo l'Aula del Consiglio in campagna elettorale in vista delle prossime Regionali. Noi crediamo che le forze autonomiste, tutte, siano una grande risorsa che potrebbe trovare una sintesi dei problemi della nostra comunità”.

Per Mauro Baccega di Epav: “Il risultato è stato una batosta per noi, forse condizionato anche dai media nazionali che parlavano solo di 5 Stelle, centro destra e Renzi e che non ha dato chiarezza al messaggio che le forze autonomiste hanno voluto portare sul territorio”.

A prendere la parola è stato anche il Pd con Paolo Cretier: "L'augurio che faccio ai parlamentari è che siano loro i nuovi Chevaliers dell'Autonomia, e che non venga messo nuovamente in discussione il nostro sistema fatto di autonomia finanziaria, proprietà delle acque, gestione dei trasporti e presidio del territorio."

A chiudere è stato il capogruppo Uv, Augusto Rollandin: “E’ più facile rompere e in quest'Aula tutti lo hanno dimostrato: qui, di vergini non ce ne sono. Dobbiamo quindi smetterla con l'autocelebrazione, ora la questione è quella di trovare le risposte adatte per risolvere i problemi dei cittadini”.

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