Fase2, trovata l’intesa con le regioni. Si riparte a distanza di un metro

Approvato nella notte il Decreto legge, che introduce ulteriori misure urgenti per fronteggiare l’emergenza. Niente più limitazioni per spostarsi all'interno della regione. Dal 3 giugno si potranno varcare i confini regionali e nazionali.
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Politica

Addio all’autocertificazione. Da lunedì 18 maggio ci si potrà muovere senza limitazioni all’interno della propria regione. Bisognerà però ancora aspettare il 3 giugno per varcare  – salvo motivi di lavoro, di assoluta urgenza o per motivi di salute – i confini regionali o nazionali. E’ quanto prevede il decreto legge, che introduce ulteriori misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19, approvato a notte fonda dal Consiglio dei Ministri.

Dal 3 giugno lo Stato potrà comunque limitare gli spostamenti tra alcune regioni in relazione al rischio epidemiologico presente. Stesso dicasi per gli spostamenti da e per l’estero.

Attività economiche e produttive

Dopo un lungo confronto, nella tarda serata di ieri regioni e Stato hanno trovato l’intesa sulla questione dei protocolli di sicurezza. Di fatto è passata la linea delle regioni. A dettare le regole saranno, quindi, i protocolli adottati dalle regioni o dalla Conferenza delle regioni e delle province autonome, nel rispetto dei principi contenuti nei protocolli o nelle linee guida nazionali. In assenza di quelli regionali trovano applicazione i protocolli o le linee guida adottati a livello nazionale.

La Giunta regionale ha approvato nel pomeriggio di ieri i protocolli che consentiranno la riapertura da lunedì di bar, ristoranti, parrucchieri ed estetisti. Le regole sono meno rigide, rispetto a quelle discusse nei giorni scorsi a livello nazionale. Basterà assicurare la distanza interpersonale di un metro fra clienti e fra clienti e personale.

Per bar e ristoranti il consiglio è di privilegiare gli spazi all’aperto che presentano minori rischi di trasmissione del virus. Per questo in collaborazione con i comuni i dehors potranno essere estesi, per assicurare maggiore spazio all’aperto per le aree di somministrazione alla clientela e per consentire un maggiore distanziamento dei tavoli. Il personale, anche i clienti dovrà indossare la mascherina mentre all’ingresso del locale devono essere posizionati appositi dispenser con gel igienizzanti per la pulizia delle mani dei clienti. Bisognerà favorire il ricambio d’aria.
Il buffet sarà un ricordo. Viene poi consigliata l’adozione di menù digitali su dispositivi dei clienti o, in alternativa, si procede alla igienizzazione dei menù dopo ogni uso. Sarà necessario poi posizionare nei locali una idonea segnaletica orizzontale per il distanziamento e si potranno collocare barriere di protezione in plexiglass.

Obbligatorio l’uso delle mascherine e di altri Dpi anche per parrucchieri ed estetisti. L’accesso a questi esercizi avverrà solo dietro prenotazione e indossando la mascherina. Consigliata la misurazione della temperatura corporea all’ingresso. Gli spazi andranno riorganizzati per assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione sia tra le singole postazioni di lavoro, sia tra i clienti. Per ovviare alla probabile riduzione dei “trattamenti in contemporanea” a questi esercizi viene consentito di aprire tutti i giorni e di estendere il proprio orario di lavoro. Vietati l’uso di sauna, bagno turco e idromassaggio. Non sarà consentito trattenersi nei locali se non per il tempo necessario al servizio e in quel frangente non sarà possibile leggere o sfogliare riviste o giornali, che andranno eliminati.

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