Un piano strategico per lo sviluppo sostenibile del Vallone di Clavalité. E’ l’obiettivo del neo nato comitato di cittadini denominato “SiAmo Clavalité”, formato da un gruppo di persone che “hanno a cuore la tutela dell’ambiente e lo sviluppo sostenibile del turismo nel vallone di Clavalité”.
La creazione del Comitato deriva alla necessità dei fondatori di “partecipare attivamente al processo di pianificazione dello sviluppo delle attività turistiche e commerciali nel vallone.”
Secondo i promotori, infatti, “l’armonia che caratterizzava il vallone fino a qualche anno fa si stia perdendo e crediamo che il mancato rispetto della quiete e della bellezza del luogo ne sia la principale causa. Siamo preoccupati per il degrado crescente del vallone e per le diverse forme di inquinamento che rischiano di comprometterne l’habitat. Ci rendiamo conto che la gestione di un’area naturale così bella e ricca non sia di facile applicazione senza un piano strategico partecipato al fine di evitare il degrado che si può trovare in altre aree.”
Il comitato vuole quindi porsi “ai fini partecipativi e propositivi” come soggetto in grado di interloquire con l’Amministrazione comunale. “Abbiamo appreso tramite i giornali che l’Amministrazione comunale ipotizza alcune soluzioni gestionali e di investimento. – spiegano i fondatori – Ravvisiamo, però, che di tali soluzioni è noto poco o nulla a livello delle persone interessate e degli amanti del Vallone ed è quindi necessario avere informazioni pubbliche, dettagliate e ufficiali di quanto è stato fatto, di cosa sia in corso e dei progetti futuri”.
Il Comitato ricorda, quindi, come ad oggi non vi è un regolamento di tutela dell’area. Per questo chiede un incontro alla Giunta comunale, “ed eventualmente ai tecnici interessati (possibilmente prima del 10 agosto), nel quale vengano esposte le varie iniziative passate, presenti e future che stanno modificando il vallone in modo da capire verso quale direzione si stia muovendo l’Amministrazione comunale, con quali obiettivi e quali risultati attesi. L’idea è quella di un incontro con l’intero Comitato. Nell’eventuale impossibilità di organizzare una tale riunione a causa del vigente divieto di assembramento, si chiede all’Amministrazione comunale di incontrare un ristretto gruppo di delegati del Comitato. L’incontro sarà anche l’occasione per programmare le linee guida che porteranno alla definizione del piano strategico”.