Frana di Quincinetto, riunito il Comitato tecnico. Bertschy: “Far valere le esigenze dei valdostani”

La riunione oggi a Torino. Sul tavolo lo studio di fattibilità per la prima fase di lavori di difesa idrogeologica del versante interessato dalla frana, con l’ipotesi di rimozione delle porzioni rocciose più instabili, e per analizzare le possibilità di viabilità alternativa.
Frana A5, le code a Pont-Saint-Martin (foto dei vigili del fuoco volontari di PSM)
Politica

Si è riunito oggi – venerdì 8 novembre – a Torino il Comitato tecnico costituito nel giugno scorso per la gestione degli interventi di mitigazione del fenomeno franoso di Quincinetto.

Sul tavolo lo studio di fattibilità a supporto della prima fase di lavori di difesa idrogeologica del versante interessato dalla frana di Chiappetti, ovvero l’ipotesi di rimozione delle porzioni rocciose più instabili e per analizzare le ipotesi di viabilità alternativa.

Per quanto riguarda lo studio, il Comitato ha ritenuto che il modello geologico utilizzato abbia ancora molte incertezze sia sulla dinamica e dimensioni dei fenomeni sia sulle conseguenze dei lavori in termini evoluzione del movimento del versante.

La richiesta delle regioni Valle d’Aosta e Piemonte è stata di attendere gli esiti dello studio che sta conducendo l’Università di Torino proprio per migliorare il quadro geologico dei fenomeni e dei possibili effetti degli interventi di demolizione.

L’assessore ai trasporti, Luigi Bertschy ha espresso parere contrario a qualsiasi progettazione di interventi che non tengano conto della realtà socio-oeconomica della Valle, parere peraltro condiviso dal tavolo.

Per la viabilità, sono state invece analizzate nuove ipotesi di deviazione del traffico, ma rimangono – si legge in una nota dell’Assessorato – alcuni aspetti tecnici da approfondire con il ministero competente. Tra le richieste portate al tavolo anche quella di velocizzare le procedure autorizzative per la costruzione del vallo a protezione dell’autostrada.

“Abbiamo ereditato un dossier aperto dal 2012  ha dichiarato Bertschy –. Fin dal nostro insediamento e vista l’importanza e la delicatezza della questione, abbiamo lavorato sul piano politico per dare alla nostra Regione un ruolo e siamo riusciti ad istituire il Comitato che è stato poi approvato con deliberazione di Giunta nel giugno scorso dalle due Regioni.

“Grazie a questo Comitato, che è stato reso immediatamente operativo – prosegue l’Assessore –, la nostra Regione può oggi portare le sue proposte su un problema che, è bene ricordare, è localizzato tutto in territorio piemontese. In pochi mesi abbiamo collaborato a costruire i primi programmi e progetti di intervento e un piano di Protezione civile per le emergenze che non esisteva”.

La presenza della Valle d’Aosta al tavolo tecnico ha anche un’altra finalità, ovvero, continua Bertschy “è importante oltre che, per rappresentare gli interessi dei valdostani, anche per il suo ruolo di collegamento con il territorio italiano con la Francia e la Svizzera. Sedere oggi a quel tavolo significa far valere le esigenze dei valdostani e della Valle d’Aosta ed evitare che altri decidano per noi. Anche nella riunione di questa mattina abbiamo lavorato in questa direzione”.

Bertschy

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