Frane al Mont Chetif: Courmayeur corre ai ripari

Approvato un progetto per barriere paramassi sopra l'abitato di Entrelevie e la strada d'ingresso per la Val Veny. L'opera costerebbe 2 milioni e mezzo di euro. Derriard: «Abbiamo già cominciato a discutere con la Regione».
foto d'archivio
Politica

«Non molto tempo fa ci sono stati dei crolli dove ora c’è il vallo a protezione dello stabilimento di calcestruzzi e per questo abbiamo fatto dei rilievi con la tecnologia laser-scanner, la stessa usata per La Saxe». Il sindaco Fabrizia Derriard ha spiegato ieri in aula il motivo per cui Courmayeur ha deciso di redigere un progetto preliminare per installare delle barriere paramassi sul versante orientale del Mont Chetif, nel settore del Becco dell’Aquila.

«Durante le rilevazioni abbiamo scoperto la presenza di diverse frammentazioni di massi molto diffuse – ha spiegato il sindaco in aula – in pratica non parliamo di un pericolo imminente, ma se il territorio è uguale a dove sono avvenute le frane è meglio aumentare il livello di sicurezza».

L’intervento sarebbe cospicuo, si parla di 2 milioni e 579 mila euro, per installare delle reti paramassi sopra le zone dove passa la strada d’ingresso per Val Veny, all’altezza del Ponte delle capre, e a monte dell’abitato di Entrelevie: «Per quel che riguarda la parte interessata dallo stabilimento – spiega Derriard – sta a loro provvedere alla sicurezza della zona». Sopra il villaggio si prevede di installare quattro file di reti, dell’altezza di sei metri e con la potenza di 20 mila chilojoule.

Dopo la votazione del Consiglio di ieri, all’unanimità, comincerà la redazione del progetto esecutivo: «È chiaro che due milioni e mezzo è una cifra rilevante alla quale non penso che il Comune possa far fronte da solo – afferma il sindaco – ma abbiamo già inviato il preliminare alla Regione e stiamo contrattando per avere aiuti». Una soluzione potrebbe essere quello di dividere i lavori in due lotti, dando la precedenza al villaggio di Entrelevie.

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