Giordano sul people mover: “non possiamo fare tutto subito”

In Consiglio comunale il sindaco di Aosta, incalzato da Alpe e Sinistra per la città, spiega che non tutti i lavori potranno partire all stesso tempo, altrimenti si creerebbero disagi per la città. Curtaz: "Aosta sembra alle dipendenze della Regione".
Politica

L’Alpe lo chi ama Metro, Sinistra per la città People Mover. Gli uni e gli altri sono rimasti colpiti dal dialogo a distanza della settimana scorsa tra il sindaco e il presidente della Regione riguardante una delle cosiddette grandi opere più contestate del programma di governo targato Giordano. Perciò oggi si è tornati a parlarne in Consiglio comunale.
“Siamo sconcertati” ha esordito Paolo Momigliano Levi, Sinistra per la città. “Il sindaco in conferenza stampa ha lasciato intendere che teleriscaldamento e di conseguenza il People mover sarebbero da rinviare a data da destinarsi, che la precedenza va ad altre opere, Il giorno dopo, in conferenza stampa di Giunta, Rollandin ha mandato un segnale diverso, rispondendo seccamente che il people mover si farà. Diteci almeno quando, a spanne: tra cinque anni, dieci, oppure anche mai”. L’affondo di Carlo Curtaz è stato lievemente differente: “Vorremmo capire cosa intendeva dire il sindaco, al di là del politichese” ha affermato il consigliere dell’Alpe. “Forse che il metrò non si fa più o che aspettano finanziamenti? Soprattutto ci sembra che, a dispetto di quanto sostiene il sindaco, il governo del comune di Aosta sia alle dipendenze della Regione, al punto che Rollandin interpreta liberamente le stesse frasi di Giordano”. Secondo il sindaco non c’è stato nessun malinteso tra Regione e Comune. “In conferenza stampa di Giunta, stando a quanto riportano i giornali, Rollandin ha difeso le mie parole, definendole di assoluto buon senso. Questo mi conforta, essendo noi una succursale dell’amministrazione regionale, come dicono alcuni. Scerzi a parte, io avevo solo ribadito che seguiremo il programma di governo: non possiamo mettere mano contemporaneamente a troppi progetti, creeremmo solo disagi alla città. Quindi ci sono progetti in stato avanzato, altri in fase di studio di fattibilità, altri ancora più indietro”.

 

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