Governo Testolin, Alliance Valdôtaine e VdAUnie: “Ora nuovo slancio all’attività amministrativa”

Sul programma della neo maggioranza insorgono Adu Vda e la consigliera Erika Guichardaz. "Il sociale e la crisi economica non vengono quasi trattati, a confermare una separazione tra Palazzo e cittadini".
Consiglio Regionale
Politica

“Il nostro contributo è sempre stato costruttivo e auspichiamo vivamente che questo importante passaggio politico possa dare nuovo slancio all’attività amministrativa della Regione, a partire dalle dieci priorità indicate nel testo programmatico condiviso”. Così gli organi direttivi di Alliance Valdôtaine e VdAUnie-Mouv‘, nonché il gruppo dei consiglieri, riuniti nella serata di domenica 19 febbraio, nel valutare “positivamente il rapido sviluppo delle consultazioni del Presidente eletto” Renzo Testolin.

“La Valle d’Aosta ha bisogno di stabilità politica e di un’azione amministrativa svolta con continuità.  – prosegue il movimento – Convinti che il raggiungimento di queste condizioni dipenda dal lavoro e dalla responsabilità di tutti i membri della maggioranza” Alliance e VdA Unie-Mouv “si impegnano con convinzione e competenza, attraverso l’opera dei membri eletti del Consiglio e nel Consiglio regionale Governo e con l’aiuto dei Movimenti”.

Via libera al nuovo esecutivo e al suo programma anche da Stella Alpina. Il Movimento, che ha riunito ieri la segreteria, accoglie “con favore il rapido processo che ha portato alla formazione del nuovo Governo regionale e alla definizione dei punti programmatici che ne segneranno il lavoro”. L’Edelweiss ritiene poi “prioritario, in questa seconda parte della legislatura, l’attuazione di scelte strategiche coraggiose per dare risposte concrete alle esigenze della Comunità valdostana, con l’apporto centrale dei movimenti e partiti politici”.

Le critiche di Adu Vda e della consigliera Guichardaz

Sul nuovo Governo regionale, in procinto di essere eletto intervengono Adu Vda e la consigliera Erika Guichardaz. 

“Alla fine, si scopre che si è bloccata la Regione per redistribuire gli incarichi secondo logiche private, senza alcun progetto politico. – scrive Adu Vda –  Quanto al programma, più che un elenco di obiettivi pare una semplice ricognizione, nemmeno completa, dei problemi della nostra Regione. Il sociale e la crisi economica non vengono quasi trattati, a confermare una separazione tra Palazzo e cittadini. Su Cime Bianche, tunnel del Bianco, aeroporto e ospedale (nel programma si parla di nuovo ospedale, ma è un falso dato che la maggioranza intende continuare a rattoppare la vecchia struttura) il PD conferma di aver barattato gli impegni elettorali in cambio di un paio di poltrone.
Più che una riforma elettorale, serve un totale ricambio della classe dirigente”.

Ad attaccare la neo maggioranza regionale sul programma è anche la consigliera regionale Erika Guichardaz: “Non una virgola sul caro bollette, sulla casa e sulla situazione sociale che sta esplodendo. Istruzione e università dimenticate, vogliono approvare il Piano Regionale dei Trasporti, il Piano socio-sanitario (oggi sostituito dal Piano della Salute e del Benessere sociale, ma loro non lo sanno), il Piano Tutela delle Acque, … dopo che da mesi/anni li tenevano fermi in commissione e su Cime Bianche parlano ancora di capire se è fattibile. “

2 risposte

  1. Niente da fare, nonostante l’indecenza della politica-politicante locale dell’ultimo decennio, “l’ancien règime valdotain”, non vuole ancora decapitare.
    Al riguardo si rimanda alla famosa cronistoria-politica valdostana di AostaSera.it (e non aggiornata all’ultimo presidente in carica): “Sette presidenti della Regione in dieci anni. Sei negli ultimi sei: la mappa dell’instabilità in Consiglio Valle.” https://aostasera.it/notizie/politica/ribaltoni-inchieste-sospensioni-in-cinque-anni-il-valzer-di-presidenti-e-consiglieri-regionali/

    Povera Valle d’Aosta; ancora senza idee concrete per suo un futuro migliore. Tutto ciò, a causa di una classe dirigente la quale ha dimostrato palesemente nei fatti: tutta la propria incompetenza cronica, e assuefazione al potere. 

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