Grimod: “APS in salute, si adeguino le tariffe delle zone blu per diminuire il traffico in centro”

Un fatturato 2014 di 10milioni 650mila euro circa, un utile di 160mila euro e circa 70mila restituiti al Comune di Aosta. Questa la fotografia dell'anno passato di APS SpA, l'Azienda di Pubblici evidenziata durante la V Commissione del Capoluogo.
Il Direttore APS Vittorio Canale ed il Presidente Guido Grimod
Politica

Un fatturato 2014 di 10milioni 650mila euro circa, un utile di 160mila euro e circa 70mila restituiti al Comune di Aosta.
Questa la fotografia dell’anno passato di APS SpA, l’Azienda di Pubblici Servizi, partecipata al 100% del Comune di Aosta, evidenziata questo pomeriggio durante i lavori della V Commissione consiliare ‘Controllo e garanzia’ del Capoluogo.

Una partecipata in salute, che negli anni ha sempre prodotto degli utili per il Comune, derivanti per la maggior parte dal circuito delle farmacie comunali: “Gli incassi delle farmacie ammontano a circa 7 milioni di euro – ha spiegato il Direttore APS Vittorio Canale – sugli oltre dieci totali, mentre 2 milioni derivano dalla zone blu di sosta, 150 mila euro circa dalle affissioni e 650mila legate all’Edilizia Residenziale Pubblica (ERP) e dai servizi cimiteriali”.

Azienda trainata da un sistema di farmacie comunali in evoluzione: “L’azienda è in salute e quello delle farmacie è un esercizio che vive le difficoltà del commercio – ha spiegato invece il Presidente APS Guido Grimod –, con tutti i limiti di un’azienda pubblica. Per noi l’obiettivo è sì il fatturato ma soprattutto una gestione oculata delle farmacie. La vera novità sarà lo spostamento della farmacia n°4 (quella sita in via Saint-Martin-de-Corléans, ndr.) all’interno del supermercato Cidac, che speriamo di poter aprire ad inizio 2016, e sostituita dalla farmacia dell’Ospedale con un orario di apertura molto esteso (lo stesso del supermercato), per avere una farmacia molto importante e performante. Verranno ricavati anche spazi anche per i prelievi o per la misurazione della pressione, per una farmacia che diventi un presidio sanitario sul territorio”.

Altra situazione, invece, per le Zone Blu di sosta: “Negli anni c’è stata una flessione – prosegue Grimod – anche perché i cittadini usano di più i mezzo pubblici o parcheggiano più lontano dal centro storico. Le tariffe però sarebbero da adeguare perché la Zona Blu non serve solo per ‘fare cassa’ ma per fare una ‘politica della mobilità’ in una città e disincentivare la sosta nelle zone centrali. L’ideale, ma non è competenza nostra ma del Consiglio comunale, sarebbe quello di togliere la zone blu in piazza San Francesco o aumentarne la tariffa in maniera importante per disincentivare ancora di più la sosta nel centro storico, una zona che attrae traffico e inquinamento”.
 

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