I costi salgono alle stelle, salta il progetto del nuovo palaghiaccio con i fondi Pnrr
A novembre si parlava di “corsa contro il tempo”. Ora, il tempo è finito e la corsa pure: il nuovo palaghiaccio di Aosta, per il momento, non si farà. Almeno, non passando attraverso i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza.
A dirlo, ieri in Consiglio comunale, l’assessore ai Lavori pubblici Corrado Cometto, in risposta ad una interrogazione di Forza Italia presentata da Paolo Laurencet nella quale si chiedeva di conoscere “lo stato di avanzamento dell’iter di approvazione del progetto di leasing in costruendo per la realizzazione del nuovo palaghiaccio comunale in Regione Tzambarlet” con tanto di “dati certi e puntuali dal punto di vista economico-finanziario” ma anche sulle “tempistiche di attuazione, anche e soprattutto poiché strettamente legate ai vincoli del Pnrr”.
Il motivo? Le “pastoie” burocratiche, da un lato, ma soprattutto l’aumento vertiginoso dei tassi di interesse che avrebbe portato l’operazione – la demolizione dell’edificio e la sua ricostruzione nell’area di fronte, attualmente adibita a parcheggio – a costare oltre 18 milioni di euro, rispetto agli 11 preventivati all’inizio. E a fronte dei “soli” 1,5 milioni stanziati via Pnrr.
Cometto, in aula, ha spiegato: “L’offerta di leasing è arrivata ad inizio dicembre, ed è stata ritenuta meritevole ma non nella parte finanziaria. L’incremento dei tassi, unito allo spread bancario, avrebbe portato gli interessi al 7,5 per cento. Una quota vicina agli 8 milioni nel periodo di leasing in costruendo”.
A questo punto il Comune ha cercato di percorrere un’altra strada: quelle dei mutui a tasso fisso. Ma il risultato non sembra quello sperato: “Abbiamo richiesto un nuovo piano economico finanziario e un nuovo piano di ammortamento – sempre Cometto –. È in fase di valutazione, ma non credo che riusciremo a completarla e indire il bando in tempo, dato che l’iter di gara si sarebbe dovuto completare entro il 31 marzo”. Insomma, aggiunge l’assessore, “questi 1,5 milioni dal Pnrr non riusciremo ad ottenerli”.
I “freddi numeri”
Poi, Cometto snocciola i “freddi numeri” – è il caso di dirlo – che avrebbe raggiunto l’operazione: “L’investimento sarebbe di 12,7 milioni per realizzare il palaghiaccio con un leasing in costruendo di vent’anni. La rata al 4.10 per cento di interesse avrebbe significato un esborso annuo di 796mila euro per le casse del Comune, per un totale di 15 milioni 932mila euro. Ma con l’anticipo e il riscatto si arriverebbe a 18 milioni 193 mila euro. Era ritenuto doveroso tentare la ‘corsa contro il tempo’, e senza questi intoppi si sarebbe potuto fare”.
E ora?
Ora, messo (forse) definitivamente nel cassetto il progetto di un nuovo palaghiaccio l’attenzione torna sull’edificio attuale. Con un nuovo tentativo, dice ancora l’assessore: “Stiamo completando il partenariato pubblico-privato. Stiamo esaminando le formule del credito sportivo e abbiamo chiesto alla Regione di inserire la struttura, assieme al maneggio, tra gli impianti di interesse regionale per sfruttare la legge 16”.
Ovvero la legge del 2007 che prevede le “disposizioni per la realizzazione di infrastrutture ricreativo-sportive”, passando anche attraverso la compartecipazione finanziaria e progettuale con gli Enti locali.
Forza Italia: “La politica degli annunci ha fatto flop”
Il giorno dopo, Forza Italia parte all’attacco: “La politica degli annunci della giunta Nuti si è rivelata con le gambe corte e ieri, nel corso del Consiglio comunale, ha presentato un conto salatissimo ad Aosta e agli aostani. Purtroppo. Dopo aver annunciato ai quattro venti e in pompa magna ‘progetti strategici’ per il futuro della città la realizzazione di un nuovo palaghiaccio e la riqualificazione dell’area ormai abbandonata del maneggio, nel giro di appena qualche minuto si è scoperto che entrambi gli interventi non si faranno per la mancanza della necessaria copertura economica”.
“Circostanza gravissima – aggiunge la nota degli azzurri –, ancor più grave se si considera che, per quanto concerne il palaghiaccio, il Comune di Aosta perderà il finanziamento di 1,5 milioni di euro proveniente dal Pnrr”.
Sul maneggio, invece “dopo aver annunciato fino ad appena qualche settimana fa l’intenzione di riqualificare la struttura attraverso risorse del Pnrr, sempre ieri si è scoperto che queste risorse mai arriveranno perché la giunta Nuti ha già partecipato a uno specifico bando Pnrr nel 2022, non venendo però inserito in graduatoria. Peccato soltanto che nessuno dall’Hôtel de Ville si fosse ricordato di comunicare questo piccolissimo dettaglio. Almeno fino a ieri”.
Con i consiglieri forzisti Paolo Laurencet e Renato Favre, in chiusura, a dire: “Una domanda sorge ora spontanea: su chi ricadono le responsabilità politiche di questo flop?”.