I lavori di riqualificazione della stazione di Aosta, e dell’intera zona, partiranno nella primavera 2023

A dirlo in Consiglio comunale l'Assessore Sartore: " Immagino che questi tempi possano suscitare sconcerto, l’hanno creato anche in me. I tempi del cronoprogramma sono, ahinoi, tutti dettati dalle procedure del Codice degli appalti".
Stazione Ferroviaria AOSTA
Politica

La questione è annosa – a giocar d’eufemismo –, e sicuramente annosa lo sarà ancora. La riqualificazione della stazione ferroviaria di Aosta – che oltre alla struttura comprende una nuova viabilità, il prolungamento del sottopasso attraverso via Carrel, l’ascensore da installare nel “torrino” vetrato di fronte alla stazione degli autobus – dovrà aspettare, per l’inizio dei lavori, la primavera del 2023.

A spiegarlo, in Consiglio comunale, l’Assessore alla mobilità Loris Sartore, in risposta ad un’interrogazione di Renato Favre, consigliere in quota Forza Italia.

Nel lungo iter si incastrano i pendii scoscesi del “Bando periferie” – che finanzia il progetto per un investimento da 2 milioni 319mila 296 euro – più tutta la trattativa con la Rete ferroviaria italiana.

Favre, ricostruendo la vicenda, fa sua una domanda di molti: “Siamo in dirittura d’arrivo per il progetto ed il protocollo d’intesa tra l’Amministrazione comunale e Rfi? Il 4 settembre 2020 una delibera di Giunta spiega che il progetto definitivo è stato consegnato il 26 luglio 2018. Siamo a marzo 2021, aspettiamo ansiosi una risposta, perché sono passati quasi tre anni”.

Sartore, fino a qualche mese fa seduti ai banchi dell’opposizione, spiega: “Dopo il mio insediamento è stata mia premura chiedere all’Assessora regionale Minelli la convocazione di un incontro con Rfi. Il primo è stato fatto l’11 dicembre, al quale sono seguiti incontri ripetuti a cadenza mensile. Questo perché è nostra intenzione far ripartire l’iter affinché i lavori in stazione, al sottopasso e in piazza Manzetti possano partire. Una parte del sedime, di fronte alla stazione, è di proprietà di Rfi. L’Amministrazione precedente non ha potuto proseguire perché c’era da risolvere questa questione. Ora si potrà andare avanti con l’approvazione della progettazione definitiva”

Un “ora”, però, che si diluisce nel tempo: “Il cronoprogramma predisposto dal Rup prevede l’approvazione della figura di supporto al Rup entro il 30 giugno, la nomina del nuovo progettista entro ottobre, l’approvazione del progetto definitivo entro marzo 2022 e l’avvio dei lavori entro primavera del 2023. Immagino che questi tempi possano suscitare sconcerto, l’hanno creato anche in me. Chiedendo chiarimenti mi è stato fornito un cronoprogramma con tutti i passaggi intermedi che sono, ahinoi, tutti dettati dalle procedure del Codice degli appalti. Non posso non dire, però, che senza uno stop di quattro anni ora saremmo praticamente in dirittura d’arrivo”.

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