“Il Collegamento con Cime Bianche è come un idromassaggio in un bagno senza scarichi”

Grido d'allarme del Comune di Valtournenche: "Per pensare ad un collegamento come quello di Cime Bianche bisogna prima preoccuparsi delle infrastrutture primarie". Da 20 anni il comune aspetta i fondi per realizzare il parcheggio Chateau. "Non abbiamo parcheggi e quando la località è piena c’è un caos ingestibile". Bocciato ieri anche il progetto di realizzazione di un albergo da oltre 700 posti letto che doveva sorgere in  località Bardoney
Cervinia
Politica

“Realizzare il collegamento fra Ayas e Cervinia sarebbe come acquistare una vasca idromassaggio per installarla in un bagno senza l’allacciamento alle fogne”. E’ il grido d’allarme del Comune di Valtournenche al Consiglio regionale che, nei giorni scorsi, ha dato il via libera con il Defr all’avvio degli studi necessari per il collegamento intervallivo.

Il Consiglio comunale del paese ha inviato, tempo fa, una lettera all’Assemblea regionale, rimasta senza risposta e inascoltata, con la quale si evidenziavano le necessità del paese, in particolare la realizzazione della scuola media e del parcheggio Château al Breuil.

“Per pensare ad un collegamento come quello di Cime Bianche bisogna prima preoccuparsi delle infrastrutture primarie”. Da 20 anni il Comune aspetta i fondi per la realizzazione del parcheggio da circa 700 posti auto. “Per tanti anni è stato inserito fra le grandi opere della Regione – ricorda il Sindaco Jean-Antoine Maquignaz – da cinque anni invece non lo è più”. Impossibile senza questo intervento, dal costo preventivato intorno ai 12 milioni di euro, portare avanti i progetti dell’attuale amministrazione di graduale pedonalizzazione del centro del Breuil.

“Invito i consiglieri regionali, che hanno votato il Defr, a venire al Breuil durante le vacanze di carnevale, così potranno vedere alcune necessità su cui investire” ha scandito ieri in Consiglio comunale la vice sindaca Nicole Maquignaz “Non abbiamo parcheggi e quando la località è piena c’è un caos ingestibile. Per costruire altri hotel, di piccola, grande o media dimensione, bisognerebbe interessarsi delle infrastrutture primarie: strade, parcheggi e fogne”.

Nel cahier de doléances della vice sindaca è finito anche lo skilift di Valtournenche. “Invito i consiglieri regionali a venire a sciare qui, per provare a raggiungere il Breuil con gli sci passando da Valtournenche. Vi renderete conto che nel 2020 uno skilift che collega Valtournenche al Breuil dovrebbe stare in un museo, e non servire migliaia di sciatori al giorno”.

Sindaco e vice ricordano poi come la società Cervino Spa “fattura come nessun’altra in tutta la Valle d’Aosta, fornendo alla Regione un’entrata importante” per questo “chiediamo alla Regione un aiuto per avere le infrastrutture necessarie a supporto anche della Cervino Spa”.

Negli ultimi due anni il comune di Valtournenche ha avuto tagli sui trasferimenti dalla Regione per circa 900 mila euro. “Per me non è federalistica  – ha concluso il suo intervento ieri la vice sindaca – una politica che non ascolta le necessità dei comuni” .

NO al mega albergo svedese

Sempre ieri il Consiglio comunale ha respinto il progetto di realizzazione di un albergo da oltre 700 posti letto che doveva sorgere in  località Bardoney, vicino alla partenza della funivia. La zona è in parte inedificabile perché soggetta a frane e alluvioni. Per questo la Cervino Spa, proprietaria dei terreni su cui doveva sorgere la struttura ricettiva, da vendere ad una società svedese, aveva chiesto al comune una deroga. Ieri respinta con voto unanime.

“Non siamo contrari allo sviluppo turistico, ma vanno rispettati dei parametri”  ha sottolineato ieri il sindaco “Il nostro auspicio è che le future costruzioni siano di medie dimensioni e che ben s’inseriscano nel contesto montano”.

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