Per medici e infermieri a maggio arrivano le indennità di attrattività
La busta paga di maggio di medici e infermieri avrà una piacevole sorpresa. La Regione informa, infatti, che sono in arrivo le indennità di attrattività a medici e infermieri assunti dall’Azienda Usl della Valle d’Aosta con contratto a tempo indeterminato e pieno, con retroattività a partire dal 1° gennaio 2022, rispettivamente pari a euro 800 lordi/mese per i medici e a 350 euro lordi/mese per gli infermieri.
“Questa è una delle azioni più rilevanti messe in campo per attrarre, in Valle d’Aosta, medici e infermieri – spiega l’Assessore regionale alla Sanità Alessandro Barmasse – con un doppio obiettivo: dare una prima risposta volta a fronteggiare gli impatti della pandemia da Covid-19 (nella fase di passaggio dallo stato di emergenza alla fase successiva) e sopperire alla carenza – aggravatasi durante la pandemia – di personale sanitario indispensabile ad assicurare le prestazioni sanitarie e attività previste dai livelli essenziali di assistenza (LEA)”.
L’indennità sanitaria temporanea, è al momento limitata al triennio 2022/2024. La volontà è di giungere, nel corso di questo periodo di sperimentazione, a una modalità stabile che consenta di integrare le retribuzioni di tutti gli operatori del Servizio sanitario regionale.
Nelle scorse settimane l’Assessore Barmasse spiegava come l’indennità avesse già spinto diversi professionisti a prendere parte agli ultimi concorsi banditi dall’Usl. “Concorsi deserti da anni che invece ora hanno avuto una partecipazione importante da parte dei medici, fra cui molti specializzandi. Abbiamo avuto sei medici nel concorso per pneumologi, sei medici in malattie infettive, tre medici che hanno vinto il concorso per nefrologi, sei medici in radiologia, Numeri che non vedevamo da anni. Questa norma sta sicuramente contribuendo a dare attrattività al nostro sistema sanitario e non darne applicazione, secondo me, ci creerebbe dei problemi”.
La misura, prevista nell’ultima finanziaria regionale, era stata impugnata dal Consiglio dei Ministri. La Regione aveva poi raggiunto un accordo con il Ministero per andare a riscrivere la norma.
Il Governo impugna l’indennità di attrattività
Tanto tuonò che piovve. I timori espressi dalla minoranza durante l’approvazione della finanziaria regionale diventano fondati: l‘indennità di attrattività per medici e infermieri finisce sotto la lente di ingrandimento della Corte Costituzionale.
Il Consiglio dei ministri nella riunione del 24 febbraio scorso ha, infatti, deciso l’impugnativa dell’articolo 18 del Bilancio regionale che introduceva dal 1° gennaio 2022 per il personale della dirigenza medica e il personale infermieristico, titolari di contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato e pieno con l’Azienda Usl della Valle d’Aosta, un’indennità di 800 e 350 euro lordo busta.
“Tali disposizioni appaiono in contrasto con quanto stabilito dagli articoli 40 e 45 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, dal momento che derogano al principio della contrattazione collettiva nella determinazione del trattamento economico di una circostanziata categoria di personale pubblico” si legge nella delibera di impugnativa.
Recentemente la Consulta aveva ritenuto legittima l’indennità Covid, prevista dalla finanziaria 2020, ma secondo il Governo le due misure, anche alla luce della sentenza della Corte Costituzionale, sono diverse.
L’indennità di attrattività è stata “introdotta dalla Regione al dichiarato scopo di garantire l’erogazione dei LEA, in via sperimentale, per il triennio 2022/2024”, non “sembra connessa alla situazione contingente ed eccezionale dell’emergenza sanitaria e dunque non si riconduce a misure organizzative della Regione ma si presenta come misura introdotta per essere potenzialmente destinata a diventare “strutturale”, presumibilmente in base agli effetti che, nel periodo 2022/2024, avrà avuto nel rimpinguare l’organico del personale sanitario nel territorio”.
La Giunta, inoltre, determinando gli importi dell’indennità si sostituisce “totalmente alla contrattazione collettiva” al contrario di quanto previsto per l’indennità Covid, ritenuta legittima.
Impugnate anche le proroghe delle graduatorie di alcuni concorsi
All’esame della Consulta va anche l’articolo 5 che proroga al 31 dicembre 2022 la validità della graduatoria del concorso bandito dall’Amministrazione regionale per l’assunzione a tempo indeterminato di centralinisti dell’emergenza, in scadenza al 31 dicembre 2021 e la graduatoria ai fini dell’assunzione a tempo indeterminato nell’organico del Corpo valdostano dei vigili del fuoco dei soggetti idonei ammessi alla partecipazione ai relativi corsi.
Il governo ricorda, nell’impugnativa, come ” n occasione dell’esame di disposizioni di finalità analoga contenute in leggi di altre Regioni, anche a statuto speciale, la competenza esclusiva delle Regioni in materia, come ribadita dalla Corte, non può dunque ritenersi svincolata dal rispetto dai limiti scaturenti dai principi costituzionali di buon andamento, imparzialità e ragionevolezza”. La Corte Costituzionale nell’affrontare la questione in recenti sentenze ha evidenziato come “lo scorrimento delle graduatorie ancora valide è assoggettato a limitazioni, che valgono a renderlo compatibile con i principi di imparzialità e di buon andamento dell’amministrazione (…). Il canone di imparzialità consente di ricorrere allo scorrimento delle graduatorie, nel rigoroso rispetto dell’ordine di merito, solo quando vi sia un’integrale corrispondenza tra il profilo e la qualifica professionale del posto che si intende coprire, da un lato, e, dall’altro, il profilo e la categoria professionale per i quali si è bandito il concorso poi concluso con l ‘approvazione delle graduatorie. Non vi è scorrimento per posti di nuova istituzione o frutto di trasformazione, per evitare rimodulazioni dell’organico in potenziale contrasto con i principi di imparzialità prescritti dalla Costituzione”.