Il PD nell’occhio del ciclone si difende: “leggerezza amministrativa”

“Siamo stati dei pirla. C’è stata qualche leggerezza amministrativa, ma tutto è stato guidato dalla buona fede”. Con le parole di Gianni Rigo, il Partito Democratico cerca di chiudere una settimana di bufera politica che li ha visti protagonisti.
Il Pd in conferemza stampa
Politica

“Siamo stati dei pirla. C’è stata qualche leggerezza amministrativa, ma tutto è stato guidato dalla buona fede”. Con le parole di Gianni Rigo, il Partito Democratico cerca di chiudere una settimana di bufera politica che li ha visti protagonisti. I tre consiglieri regionali del PD – oltre al tesoriere Rigo ci sono Carmela Fontana e Raimondo Donzel – sono finiti nell’occhio del ciclone con la pubblicazione del bilancio del gruppo in Consiglio Valle da cui emerge che è il gruppo stesso a versare ai tre esponenti politici dei rimborsi per ‘sovvenire’ a una parte dei loro contributi previdenziali. Perché? Perché Rigo Donzel e Fontana, versando una somma cospicua al partito non siano penalizzati anche sul fronte pensionistico.

“Le nostre erogazioni liberali – ha detto il segretario Democratico Raimondo Donzel – per cifre attorno ai 25 mila euro annuali ciascuno avevano l’obiettivo di coprire alcune spese sostenute dal partito per conto nostro come ad esempio spese di segreteria o per la stesura di relazioni e approfondimenti. Sarebbe stato più corretto stipulare direttamente come gruppo contratti con queste persone”. E chiude: “Sia chiaro: non abbiamo distratto soldi dal gruppo per arricchirci”.

Sul tema entra anche Carmela Fontana, in particolare sulla questione della Festa della capra, in onore alle tradizioni calabresi. “La festa costa in tutto 33 mila euro e organizzo un pranzo esclusivamente per poter rientrare delle spese”.

Poi il tentativo di rilancio. “Abbiamo congelato il fondo del gruppo in attesa della nuova legge regionale in materia – dice Rigo – e fino a quando non ci sarà maggior chiarezza normativa non toccheremo i soldi. Se poi non si farà la legge rinunciamo in toto”.

Sull’eventualità dell’apertura di un fascicolo e l’avvio di accertamenti sui costi della politica da parte della Procura, i tre consiglieri PD si dichiarano sereni: “abbiamo la coscienza piulita siamo tranquilli”.  

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