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Il Quartiere Cogne si prepara a cambiare volto: approvato il progetto di riqualificazione

Il costo complessivo dei lavori sfiorerà i 30 milioni di euro, metà dei quali finanziati attraverso il programma “Qualità dell’abitare”. L'obiettivo: riconnettere il quartiere al resto della città, riqualificando e rivitalizzando i suoi spazi.
Politica

Sfiora i 30 milioni di euro, metà dei quali arriveranno da Roma, il progetto di riqualificazione del Quartiere Cogne approvato ieri dalla Giunta comunale nell’ambito del bando ministeriale per la realizzazione di un “Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare”, previsto dalla Legge finanziaria 2020.

L’obiettivo degli interventi è quello di riorganizzare, ripensare e recuperare gli spazi comuni e la viabilità e parte del patrimonio edilizio storico, creando così anche nuove aree di interesse per lo sviluppo di attività in grado di rivitalizzare il quartiere, disegnando una nuova centralità urbana all’interno del quartiere, connessa al centro storico, verso Est, e ai poli d’interesse e commerciali della città, a Ovest.

Il progetto proposto dal Comune di Aosta, con l’Azienda Regionale di Edilizia Residenziale quale soggetto attuatore, è stato redatto dallo studio aostano Atelier Projet Studio Associato  in collaborazione con il Dipartimento di Architettura e Design del Politecnico di Torino.

All’interno del quartiere Cogne l’asse principale di via Colonnello Alessi connetterà nuovi servizi, attività terziarie e commerciali e le riqualificate palazzine Gazzera e Fresia, al momento in stato di abbandono o degrado. L’intervento lungo il nuovo asse Est – Ovest che interesserà la strada la trasformerà dall’attuale destinazione veicolare a uno spazio destinato alla mobilità sostenibile ciclo-pedonale.

Il percorso connetterà cinque aree del quartiere, sulle quali verranno attuate operazioni di recupero. Sarà valorizzato il mercato in via Monte Cervino con cadenza settimanale, sviluppata l’area sportiva attrezzata e del giardino lungo via Vuillerminaz; riviste le aree su viale Gran Paradiso e viale Monte Bianco, in corrispondenza del Lotto V, passando dall’attuale destinazione a parcheggi a raso, a quella a verde pertinenziale e pubblico, con stalli a servizio delle nuove destinazioni per disabilità nei piani terra delle palazzine Gazzera e Fresia. I due prefabbricai in place Soldats de la Neige verranno smantellati e rilocalizzati, destinando a spazio pubblico le aree attualmente recintate come pertinenza degli edifici stessi. Sempre  in place Soldats de la Neige saranno riqualificati i locali a piano terra e lo spazio pubblico prospiciente la parte meridionale, con nuove destinazioni a commercio, terziario, servizi, associazionismo, anche in sinergia con il Bando Anci “Fermenti in Comune”.

Il progetto contempla anche il recupero dell’autorimessa con accesso lungo via Liconi, tramite l’adeguamento dei due piani interrati, attualmente inagibili, rendendo nuovamente disponibili 360 nuovi posti auto, che andranno per il 50% a compensare la riduzione dei posteggi a raso lungo l’asse centrale e negli spazi che il progetto recupera a funzioni pubbliche e ad aree verdi e per il restante 50% saranno a disposizione della città.

L’autorimessa avrà anche la funzione di piattaforma intermodale, per favorire l’utilizzo del bike sharing e dei mezzi di trasporto pubblico locale.

Il progetto prevede inoltre interventi importanti di recupero edilizio ed energetico di alcuni edifici storici del quartiere. Le palazzine “Gazzera” e “Fresia” saranno oggetto di una ristrutturazione complessiva, mentre gli edifici tutelati “Stura-Filippini” e “Giacchetti” saranno oggetto di una riqualificazione energetica e delle facciate. Verranno, inoltre, realizzati 34 nuovi alloggi nei sottotetti nel complesso Giacchetti.

Infine, accanto agli interventi del programma “Qualità dell’Abitare”, si procederà alla demolizione degli attuali grattacieli presenti nell’area a Nord-Est del quartiere, all’angolo tra via Giorgio Elter e via Capitano Chamonin, mentre l’Arer prevede di realizzare nei prossimi anni importanti interventi di riqualificazione edilizia al fine di riqualificare il proprio patrimonio immobiliare.

Non solo interventi edilizi, ma anche sociali. Il consorzio “Trait d’Union” ha proposto un progetto per coinvolgere la comunità nel processo di riqualificazione urbana, attraverso l’attivazione di politiche del lavoro per la gestione delle manutenzioni, sgombero e pulizia negli alloggi gestiti dall’Arer, housing sociale e la facilitazione dei processi tra Arer e condomini..

Per il sindaco Gianni Nuti “il passo compiuto oggi dalla Giunta rappresenta una svolta decisiva, direi quasi epocale stante la portata dell’intervento, per il futuro del quartiere e dell’intero tessuto cittadino. Con il progetto approvato prevediamo di restituire alla città una parte ricca di storia che era rimasta slegata dal resto del contesto urbano, perdendo, con il passare degli anni e il processo di abbandono della matrice industriale cittadina, la propria identità e assumendo le caratteristiche di una periferia degradata nonostante gli investimenti compiuti dalle diverse amministrazioni succedutesi nel corso degli ultimi decenni.”

Secondo il presidente dell’Azienda regionale per l’edilizia residenziale Ivo Surroz: “Gli interventi proposti, rientranti nel finanziamento interministeriale unitamente a quelli previsti con il Superbonus 110 %, permetteranno di ammodernare gli stabili in gestione all’Arer con delle ricadute immediate sui costi di esercizio di cui potranno beneficiare gli assegnatari degli alloggi. La riqualificazione urbana di aree verdi, pertinenze delle aree condominiali, della viabilità, compresa la pedonalizzazione di place Soldats de la Neige, consentirà di ridare un’identità al quartiere, mentre gli interventi radicali sugli stabili Gazzera e Fresia daranno una risposta immediata alle sollecitazioni dei condomini per portare a termine annose manutenzioni”.

Il progetto verrà portato lunedì anche all’esame della Giunta regionale. Anticipa l’Assessore alle politiche sociali Roberto Barmasse: “Non posso che essere lieto di un progetto che non si concentra unicamente su interventi di riqualificazione di un quartiere così strategico per la città ma prevede anche linee d’azione finalizzate a stimolare l’integrazione sociale con interventi che siano di tipo preventivo e non solo riparativo, in un’ottica di miglioramento della qualità dell’abitare, di maggiore sicurezza e di prevenzione del disagio per i suoi abitanti”.

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