Inchieste sanità, da Fratelli d’Italia Vda mozione sfiducia all’Assessore

L'iniziativa inviata a tutti e 35 i consiglieri regionali. Difficile che l'iniziativa trovi però un riscontro in aula. Da parte sua, l'Assessore regionale alla Sanità Roberto Barmasse, ai microfoni della Tgr VdA ha già invece escluso un suo passo indietro.
Assessore Roberto Barmasse
Politica

Mentre buona parte della politica di “Palazzo” tace, anche quella più vicino all’Assessore Barmasse, lasciato solo a difendersi dalle accuse, ad alzare il tiro sulla guida del dicastero alla sanità è ancora una volta Fratelli d’Italia Vda.

Con un’email il movimento ha inviato a tutti i consiglieri una bozza di mozione di sfiducia nei confronti dell’Assessore, impegnando inoltre la Giunta regionale ad avviare ogni azione necessaria, anche attraverso l’Avvocatura regionale, volta a tutelare e risarcire il danno all’immagine della Regione autonoma Valle d’Aosta e dell’Azienda Usl regionale.

“Abbiamo letto le ultime dichiarazioni dell’Assessore Barmasse che, di fronte ai fatti emersi, dimostra una volta di più con una patetica autodifesa, peraltro in totale solitudine, una pervicacia estrema nel mantenimento del suo scranno negando l’evidenza dei fatti ed esprimendo addirittura “stupore per gli argomenti e i toni usati dalla Procura della Repubblica” – scrive in una nota Alberto Zucchi – “Abbiamo appurato che, allo stato attuale, nessun componente del consiglio regionale, sia di maggioranza, sia di opposizione, ha percepito la necessità di esprimere una posizione politica in merito attraverso il deposito di iniziative concrete specifiche nei termini fissati dal Regolamento per il prossimo consiglio regionale.”

Fratelli d’Italia VdA ricorda come siano sufficienti 7 consiglieri regionali per depositare la mozione, anche il giorno stesso dell’adunanza del prossimo consiglio.

Difficile che l’iniziativa trovi però un riscontro in aula. Da parte sua, l’Assessore regionale alla Sanità Roberto Barmasse, ai microfoni della Tgr VdA ha già invece escluso un suo passo indietro.”Non ritengo che in questo momento sia opportuno che io mi dimetta perché non ne vedo le motivazioni”. Sul medico Hélène Imperial, indagata per peculato per aver, secondo gli inquirenti, fatto saltare la fila a parenti e amici per far fare loro il vaccino, Barmasse ha detto: “Penso che la mia collaboratrice sia una persona onesta e capace e che tutto verrà chiarito”.

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