Jovençan, primi veleni tra opposizione e Giunta sulle indennità

La minoranza, guidata dall'ex Sindaca Vally Lucianaz attacca sul "raddoppio delle indennità di funzione degli amministratori" fatto "in questo triste periodo di Covid". La Giunta risponde per le rime: le indennità sono le minime previste dalla legge, votate da Lucianaz stessa al Cpel.
Jovençan
Politica

Un inizio consiliatura a tinte forti, tra veleni e scambi d’accusa. Accade a Jovençan, dove il secondo Consiglio comunale dopo le Elezioni settembrine mostra già la tensione che corre tra la maggioranza guidata dal nuovo Sindaco Riccardo Desaymonet e l’opposizione dell’ex Prima cittadina Vally Lucianaz.

In una nota, infatti, il gruppo di minoranza, all’indomani dell’Assemblea, scriveva: “Se il buongiorno si vede dal mattino, a Jovençan oggi non c’è il sole. Il secondo Consiglio comunale convocato dal Sindaco per il tardo pomeriggio di ieri, 29 ottobre, ha votato diverse spese che non ci sembrano indispensabili in questo triste periodo di Covid e di crisi economica e sociale sempre più diffusa”.

Pomo della discordia, il secondo punto all’ordine del giorno, ovvero la determinazione delle nuove indennità degli amministratori per il periodo che va dal 1° novembre al 31 dicembre 2020.

Il gruppo “Pour Jovençan” denuncia “innanzitutto, il raddoppio delle indennità di funzione degli amministratori comunali: la spesa annuale per il Comune passerà grossomodo da circa 36mila euro a poco meno di 6 mila e se la sindaca precedente prendeva quasi 1.100 euro al mese netti, quello attuale prenderà almeno 1.000 euro in più. Senza entrare qui in ulteriori dettagli, ci sembra doveroso far notare che se noi abbiamo scelto di non accettare l’aumento del gettone di presenza e di rimanere fermi ai 62,50 euro lordi a seduta degli anni scorsi. I consiglieri di maggioranza, loro, prenderanno i 95 euro derivanti dall’aumento. Stavolta possiamo davvero dire che hanno vinto loro (l’oro)”.

Ma non solo: “Altro raddoppio di notevole interesse – attacca ancora l’opposizione – è quello della spesa per le luminarie di Natale, che passerà dai 5mila euro previsti ad oltre 10mila: in questi mesi tristi e complicati, saremo tutti a casa per proteggerci dal contagio, ma avremo speso un sacco di soldi pubblici per illuminare le vie del paese. Questione di scelte. Stesso discorso vale per i 30mila euro aggiunti agli 11mila previsti per le politiche giovanili, lo sport e il tempo libero: il campetto di Pompiod sarà illuminato e dotato di telecamere, ottimi deterrenti per gli assembramenti di ogni tipo, è risaputo. Quasi 20mila euro sono stati poi stanziati per aumentare il numero di panchine di ricarica e-bike: due erano già previste, ne vogliono altre due. Incentivare la mobilità dolce era già una delle nostre priorità, ma ci era sembrato saggio essere parsimoniosi e attenti ai bisogni reali, due panchine per Jovençan ci sembravano un ottimo inizio, sempre tenendo conto degli anni difficili che stiamo vivendo. Ne siamo sempre convinti. Non abbiamo potuto far altro che segnalare tutte le nostre perplessità ed esprimere un voto contrario a spese che riteniamo inopportune”.

La risposta della Giunta

La risposta dell’Esecutivo non tarda a farsi attendere.

In un nota di replica, a firma della Giunta comunale, si legge: “La nuova Amministrazione del Comune di Jovençan dichiara, come si può facilmente evincere dalla Delibera del Consiglio Comunale del 29 Ottobre che non ha assolutamente elevato le indennità di funzione che risultano quelle ‘minime’ stabilite dalla Legge regionale 6 dicembre 2019, n. 18. Tale legge è stata approvata dalla Regione in seguito al parere rilasciato dal Cpel con 74 voti favorevoli e 1 contrario”.

Non manca però la stoccata: “Si evidenzia – prosegue la Giunta – che uno dei voti a favore era quello dell’ex Sindaca di Jovençan, Vally Lucianaz che probabilmente all’epoca, convinta di una sua rielezione, non aveva sollevato dubbi di sorta sulla questione. Quindi ribadiamo fortemente che l’Amministrazione di Jovençan percepisce solo ed esclusivamente le indennità minime ‘imposte’ dalla legge”.

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