La capanna Carrel verrà spostata a causa del rischio di caduta pietre

La capanna, ultima tappa prima della vetta del Cervino, verrà demolita e ricostruita a qualche decina di metri dalla sua posizione attuale. Tra le opere finanziate con il Fondo per la montagna anche la riqualificazione della pista tra Brusson e Gressoney-Saint-Jean.
Capanna Carrel
Politica

La storica capanna Carrel, ultima tappa della via normale per raggiungere la vetta del Cervino, verrà demolita e ricostruita a qualche decina di metri dalla sua posizione attuale. A deciderlo, questa mattina, la Giunta regionale che ha definito la ripartizione delle risorse del Fondo nazionale per la montagna.

Il motivo lo spiega l’assessore alle politiche nazionali per la montagna Luciano Caveri: “L’intervento da circa 1 milione 858mila euro prevede il rifacimento vero e proprio della capanna Carrel, per la quale è necessario uno spostamento di alcune decine di metri. Questo è dovuto ad una serie di accertamenti geologici, realizzati anche attraverso specifici software, sulla simulazione della caduta delle pietre, che obbliga a spostare il rifugio”.

Dalla ricerca fatta – aggiunge Caveri – “è emerso che non c’è mai stato il permafrost sulle rocce attorno alla capanna. Ma il cambiamento climatico crea comunque uno sbriciolamento della roccia. È uno studio considerato molto importante, perché i cambiamenti climatici obbligheranno comunque a fare approfondimenti per diversi rifugi”. La volontà dell’Amministrazione, spiega ancora l’assessore, è di inaugurarla nell’estate 2024.

La riqualificazione della pista intervalliva tra Brusson e Gressoney-Saint-Jean

La Giunta regionale
La Giunta regionale

Sfiora invece i 3 milioni di euro l’intervento di riqualificazione della poderale di collegamento intervalliva, sterrata, che collega Brusson e Gressoney-Saint-Jean, passando per il Col Ranzola.

“Questa pista – ha detto il presidente della Regione Renzo Testolin – potrà avere destinazioni multiple come quella agricola, per permettere di raggiungere gli alpeggi che non hanno transitabilità, ma potrà anche costituire un’ottima alternativa in caso di pericolo, quindi frane o interruzione di ponti, per permettere di raggiungere le altre località e garantire una percorribilità stradale ai mezzi di soccorso e aiutare le popolazioni che potrebbero rimanere isolate”.

Non solo, perché il collegamento si lega ad un altro intervento previsto dalla stessa linea di finanziamento: “800mila euro da trasferire al Comune Saint-Vincent per la valorizzazione dell’area del Col de Joux – ha aggiunto Caveri – per l’utilizzo di biciclette ed ebike, ed per un nuovo uso della funivia posizionata in cima”.

Questione, come detto, che si lega a doppio filo alla riqualificazione della strada intervalliva: “Questo intervento permette anche un’ottima implementazione delle possibilità turistiche per la mobilità, anche ciclabile, collegare i due versanti della montagna e le due località, ma permette anche di raggiungere da Gressoney-Saint-Jean il nuovo investimento previsto al Col de Joux, creando così un anello interessante per la mobilità turistica e ciclistica”, ha chiuso Testolin.

Un cammino tra il parco del Mont Avic ed il Forte di Bard

Infine, tra le pieghe del Fondo nazionale per la montagna, la Giunta ha deliberato un intervento da 100mila euro per, ha spiegato Caveri, “un cammino che dovrebbe collegare il parco del Mont Avic ed il Forte di Bard, per valorizzare così una serie di sentieri presenti in bassa Valle”.

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