La Lega in assemblea: “Lasciate che i Valdostani tornino alle urne”

Concedere ai Valdostani la libertà di tornare a votare. È la richiesta emersa durante l’Assemblea della Lega Vallée d’Aoste, oggi a Montjovet che ha parlato di politici disposti a scendere a compromessi, contrapposti ai leghisti che preferiscono i gazebo al pacchetto di voti fornito dalla ‘Ndrangheta.
Andrea Manfrin, Marialice Boldi, Nicoletta Spelgatti ed Etienne Andrione - Assemblea della Lega Vallée d'Aoste
Politica

“Dopo tutto quello che è venuto fuori ancora nessuno parla di elezioni? Vediamo se sarà concessa ai Valdostani la libertà di tornare alle urne”. Nicoletta Spelgatti prende la parola per commentare, durante l’Assemblea degli iscritti alla Lega Vallée d’Aoste riunitisi oggi a Montjovet, i recenti fatti di cronaca.

“Sarà la magistratura ad accertare la responsabilità dei singoli: colpevoli o innocenti. Attenzione però, quello su cui non possiamo discutere è il sistema che è venuto fuori ed è comprovato dalle intercettazioni”, con queste parole si esprime sull’inchiesta Egomnia. È venuto fuori qual è il sistema Valle d’Aosta. La collaborazione della politica, in particolare di quattro Presidenti della Regione, con la ‘Ndrangheta è provato”. Politici che andavano a cercare pacchetti di voti, mentre noi eravamo nei gazebo, in mezzo alla gente, a organizzare comizi e proporre idee”.

Nicoletta Spelgatti ricorda i primi anni di attività del partito sul territorio regionale, impegnato in quella che sembrava una “battaglia contro i mulini a vento”. “Pensavamo semplicemente di combattere il sistema, non sapendo che ci saremmo ritrovati pochi anni dopo a prendere in mano una Regione”.
“Siamo sempre stati visti come intransigenti. Abbiamo rotto le alleanze. Abbiamo messo all’angolo Union e UVP e abbiamo provato a governare con le altre forze che avevamo a disposizione in Consiglio regionale. Nell’arco di due mesi abbiamo mandato all’aria la maggioranza perché non accettavamo di scendere a compromessi.

Con l’occasione rivolge un grazie a Salvini, atteso ad Aosta il prossimo 20 dicembre, per aver autorizzato la Lega Vallée d’Aoste a proseguire dritta per la sua strada. “Due mesi dopo aver preso in mano una Regione gli ho chiesto ‘Matteo, ci permetti di non scendere a compromessi?’. La sua risposta è stata sì”.

“Oggi abbiamo la fotografia di quello che abbiamo sempre detto. Oggi abbiamo dimostrato che tristemente avevamo ragione. La Valle d’Aosta buttata su tutti i tg nazionali con l’immagine della ‘Ndrangheta.

Con parole di speranza e uno sguardo rivolto alle tanto attese elezioni, Nicoletta Spelgatti si augura “un cambio radicale di mentalità dei Valdostani”, chiamati ad “alzare la testa e combattere”. “I Valdostani hanno dovuto subire e hanno accettato un sistema che nulla ha a che fare con le energie positive, con l’imprenditorialità e con la meritocrazia”.

Durante l’Assemblea sono intervenuti anche altri esponenti del partito per illustrare le attività svolte nel corso dell’anno.
Marialice Boldi, Commissario della Lega Vallée d’Aoste, ha presentato gli obiettivi raggiunti con un focus sulla territorialità, sull’incremento dei tesserati e sul funzionamento della nuova sede di via De Tillier.

Andrea Manfrin, Capogruppo in Consiglio regionale, ha riassunto l’intenso lavoro intrapreso in questi dodici mesi: trecento iniziative politiche, centoquarantotto richieste di accesso agli atti, quattro proposte di legge e una approvata. Un’azione politica amministrativa definita “non solo di opposizione, ma anche costruttiva”.

Ribadisce la volontà di “ripulire la Valle d’Aosta per restituirle la dignità che merita”. Riferendosi alla parentesi di governo regionale, con orgoglio afferma “a fine 2018 avevamo la possibilità di poterci sedere su quelle sedie che gestiscono la Regione, se avessimo accettato di piegarci a quelle lusinghe di collaborare con chi oggi sale agli onori delle cronache. Abbiamo detto no. Se abbiamo avuto la forza di resistere a quelle sirene, sensuali ma terribili, lo dobbiamo alla straordinaria materia umana con la quale il gruppo consigliare della Lega ha portato la propria azione politica all’interno del Consiglio regionale. Oggi possiamo venire qui e guardarvi negli occhi in maniera libera senza dover abbassare lo sguardo, senza dover pensare di essere quelli che hanno svenduto i propri valori in cambio di una poltrona.

Per il lavoro svolto nel capoluogo è intervenuto Etienne Andrione, Vicepresidente del Consiglio comunale di Aosta. In rappresentanza dei giovani hanno invece parlato Giuseppe Manuel Cipollone, Coordinatore della Lega Giovani Vallée d’Aoste, ed Erik Lavy, responsabile della Jeune Vallée d’Aoste.

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