La Renaissance Valdôtaine si è unita al Centrodestra valdostano

La Renaissance entra in coalizione con Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Noi Moderati e UdC. Ad annunciarlo,i segretari regionali dei partiti: "Il Centrodestra diventa sempre più forte e determinato a vincere le prossime sfide elettorali anche in Valle d’Aosta".
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Politica

Uscita dalla neonata coalizione degli Autonomisti di Centro, non senza qualche “scintilla” e prima della presentazione del progetto, la Renaissance Valdôtaine ha annunciato ufficialmente l’adesione al Centrodestra valdostano che la vede così assieme a Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Noi Moderati e UdC.

Un’alleanza politica – spiega una nota del Centrodestra – “che nasce con l’obiettivo di rendere sempre più forte una vera alternativa di governo per la Valle d’Aosta, ponendo fine alle politiche fallimentari promosse negli ultimi anni dalle attuali maggioranze regionale e comunale ad Aosta guidate dall’Union Valdôtaine insieme alle sinistre varie”.

“Ce lo chiedono i valdostani e noi siamo pronti – dichiarano i segretari regionali dei partiti della coalizione –. Siamo convinti che la Valle d’Aosta meriti un governo che porti nuovo slancio e nuovo impulso, al passo con le grandi sfide che ci attendono e lontano dalle logiche puramente ideologiche di sinistra che hanno deluso profondamente i cittadini in questi ultimi cinque anni”.

Lato Renaissance, a prendere la parola è il presidente Giovanni Girardini: “La scelta di aderire alla coalizione di Centrodestra è per La Renaissance Valdôtaine una scelta dettata dalla volontà e dalla necessità di trovare realtà politiche che vogliano dialogare e trovare convergenze su temi rispetto ai quali la nostra comunità cerca risposte certe e condivise e soprattutto in discontinuità rispetto all’attuale situazione di degrado, di mancanza di trasparenza e di progettualità concreta che è sotto gli occhi di tutti”.

“Con l’ingresso de La Renaissance Valdôtaine – prosegue la nota –, il Centrodestra diventa sempre più forte e determinato a vincere le prossime sfide elettorali anche in Valle d’Aosta, sia nella città di Aosta che alle elezioni regionali. L’obiettivo è chiaro: poter finalmente governare la nostra regione e la città capoluogo mettendo in campo politiche di buonsenso, di crescita e di sviluppo”.

Non solo: “È il momento di dare un segnale di discontinuità rispetto alla gestione fallimentare delle attuali maggioranze – chiudono i segretari delle forze politiche alleate –. La nostra coalizione è pronta a cambiare passo, ad ascoltare le esigenze dei valdostani, a ridare fiducia alla nostra terra e a mettere al centro delle sue azioni il benessere dei cittadini e la crescita del territorio. Il Centrodestra, capace di aggregare sensibilità diverse in un solido progetto unitario, è l’unica vera alternativa a questo governo che non ha saputo rispondere alle vere necessità dei cittadini”.

Primo appuntamento: il 7 maggio prossimo quando i partiti del Centrodestra, nel corso di una conferenza stampa, “presenteranno con chiarezza e pragmaticità le posizioni condivise sui grandi temi lasciati finora irrisolti dalle attuali maggioranze, sia in Regione che nel Comune di Aosta, con l’obiettivo di cambiare radicalmente marcia”.

7 risposte

  1. Ben venga una alternativa alla solita accozzaglia uv-pd e galleggiatori vari, che hanno affossato la Valle per decenni. Sarebbe ora che si facessero un po’ di pulizie in Regione e ad Aosta, se non altro per vedere se cambia qualcosa.

  2. Se vincono questi pseudo politici io mi trasferisco altrove. E siccome non gliene importerà niente nessuno, me ne vado doppiamente felice.

  3. Il quadro si sta lentamente delineando: alle comunali di Aosta il Centrodestra rischia fortemente di sfondare il 50% dei voti già al primo turno, a maggior ragione dopo l’intesa politica raggiunta con La Renaissance di Girardini. In Regione, invece, vigendo il proporzionale puro, la situazione sarà sicuramente diversa anche se reputo che le forze di centrodestra in coalizione riusciranno quasi certamente a ottenere la maggioranza relativa in Consiglio. Fossi nell’Union inizierei ad agitarmi, così come gli Autonomisti di Centro, che non se li sta filando nessuno. Il rischio è che vengano schiacciati come il Terzo Polo di Calenda e Renzi a Roma.

  4. Finalmente Renaissance e il Centrodestra si sono accorti che unendo le forze forse possono battere più facilmente le altre coalizioni. La brutta esperienza da divisi al primo turno e al ballottaggio delle comunali 2020 di Aosta li ha insegnato qualcosa. Naturalmente vinceranno molto bene solo se gli attuali partiti di maggioranza dimezzano i loro voti, soprattutto alle regionali. Al comune sarà al fotofinish molto probabilmente.

  5. Finalmente ci voleva e spero in un cambio di paradigma in questa regione sempre più povera in tutti i sensi grazie a politiche precedenti fallimentari prive di una vera volontà politica a volte anche incomprensibili

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