La nuova programmazione 2023/27 degli aiuti europei deve riconoscere a pieno titolo le specificità dell’allevamento di montagna. E’ la richiesta giunta, a chiare lettere, dagli Assessori regionali all’Agricoltura dell’arco alpino, nell’ambito di un incontro della Commissione Politiche Agricole, tenutasi l’altro ieri a Roma. L’appuntamento ha preceduto una riunione con il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste Francesco Lollobrigida, svoltasi invece ieri, giovedì 16 febbraio.
“Abbiamo fatto fronte comune affinché sia valorizzata l’organizzazione del nostro sistema di allevamento, – ha spiegato l’assessore Davide Sapinet – che si è plasmato sulle tipicità dei nostri territori di montagna e che consente da sempre di mantenere e dare valore alle aree più fragili e marginali. Questa istanza è stata sollevata in prima battuta dalla Valle d’Aosta, in quanto per noi la tutela delle nostre peculiarità è particolarmente sentita, poi è stata condivisa e supportata con convinzione anche dalle altre Regioni”.
Lo stesso tema è stato al centro anche di un incontro tecnico, sempre mercoledì nella capitale, tra alcuni dirigenti dell’Assessorato e i loro colleghi delle regioni dell’arco alpino con i funzionari del Ministero. Anche in questa sede, la domanda pressante è stata che le peculiarità dell’allevamento estensivo di montagna siano tenute in considerazione nella definizione dei requisiti richiesti agli allevatori per il riconoscimento degli standard di benessere animale.
Si tratta di un passo necessario per poter beneficiare dei relativi aiuti, garantendo a chi pratica la zootecnia nelle terre alte, in questo modo, la piena adesione a questo tipo di sostegno. Anche il deputato e la senatrice, Franco Manes e Nicoletta Spelgatti, hanno manifestato il loro interesse e il loro appoggio alle istanze promosse dalla Valle d’Aosta.
“Ho anche sollevato un altro argomento molto importante per la nostra Regione – sottolinea ancora Sapinet – ovvero la richiesta che lo Stato intervenga per provvedere alla copertura finanziaria delle campagne pregresse delle misure a superficie non ancora saldate. Una questione sulla quale mi sono impegnato a più riprese già con il ministro Patuanelli e che ora chiediamo che venga finalmente risolta dal ministro Lollobrigida”.
Nel corso degli incontri con gli assessori regionali e poi con il Ministro, si è parlato anche di aspetti fitosanitari concernenti la flavescenza dorata, delle criticità legate alla gestione della fauna selvatica, toccando i problemi degli ungulati e della diffusione della peste suina africana, e della problematica legata alla presenza del lupo così come chiesto in CPA dall’Assessore Sapinet e dall’Assessore della Provincia autonoma di Bolzano Arnold Schuler.
“Il Ministro Lollobrigida ci ha preannunciato che saranno organizzati incontri regolari – conclude Sapinet – per mantenere aperto sia il confronto politico sia l’interlocuzione su aspetti tecnici con i componenti del suo staff”.