Il messaggio – firmato da Confcommercio, Confindustria, Adava, Coldiretti, Confartigianato e Cna – lanciato dalle pagine di diversi giornali valdostani era chiaro. Un “appello alla responsabilità” in cui le attività economiche dicevano a chiare lettere: “La politica metta da parte gli interessi delle singole forze in campo per dare risposte urgenti ai problemi della regione”.
Oggi, con un nuovo Consiglio Valle all’orizzonte, che verrà verosimilmente convocato per giovedì 3 marzo, è il momento di chiedere quelle risposte.
“Ci aspettiamo che la politica possa trovare la strada per amministrare la Regione in modo sereno – ha spiegato Francesco Turcato, presidente di Confindustria Valle d’Aosta. La necessità è quella di avere un interlocutore certo in Regione e affrontare le tematiche da mettere sul tavolo”.
Quali siano le tematiche prioritarie, per Turcato, è presto detto: “La stabilità, le Politiche del Lavoro e la questione del Traforo del Monte Bianco”, ha concluso.
Una risposta
Attenzione attenzione. Incredibilmente anche la cosiddetta categoria imprenditoriale locale, si è accorta che la “battaglia dei polli” in Consiglio Regionale, non fa altro che gravare ulteriormente la crisi-cronica dell’intero tessuto socio-economico della nostra comunità. Proprio così: dell’intero tessuto socio-economico della nostra comunità. E dunque non solo per i cosiddetti imprenditori.
Come dice un famoso detto: meglio tardi che mai.