Ha fatto discutere, finendo anche nelle cronache nazionali, la “lettera aperta” che Piero Minuzzo, giornalista professionista e Direttore editoriale del quotidiano online Aostacronaca.it, ha virtualmente inviato a Marco Sorbara, Consigliere regionale in carcere dal 23 gennaio scorso, arrestato nell’operazione “Geenna” sulle presunte infiltrazioni di ‘ndrangheta in Valle.
Ha fatto discutere talmente tanto che il tema – essendo stato Sorbara Assessore alle Politiche sociali del Capoluogo per lunghi anni – è sbarcato stamattina proprio in Consiglio comunale ad Aosta.
A chiederne conto Étienne Andrione, Lega, in un’interrogazione dal titolo neanche troppo velato “Da far tremare i Polsi”.
“Con missiva pubblica d’inizio luglio – spiega Andrione – e indirizzata all’ex-assessore della Giunta Centoz Marco Sorbara, il redattore di un’autorevole testata online valdostana ha tra l’altro scritto a quest’ultimo che: ‘In Valle e a San Giorgio Morgeto sono in tanti ad aspettarti per ringraziarti per ciò che hai fatto e farai per le nostre comunità. A San Giorgio ti aspettano per la processione alla Madonna di Polsi che ogni anno organizzavi per essere presente il 2 settembre giorno in cui ricorre la Festa”.
Quindi Andrione si fa più fine: “Una simile empatia di rado viene apertamente manifestata nei confronti di soggetto in custodia cautelare per concorso esterno in associazione di tipo mafioso, e non è passata inosservata nemmeno a livello italiano, essendo stata ripresa da quotidiani
a diffusione nazionale”.
Da qui le domande a Centoz: “Il Sindaco sapeva che Sorbara organizzava il pellegrinaggio alla Madonna di Polsi e che avesse questa importante attività extra-curricolare? Ed è informato su cosa significhi questo pellegrinaggio e cosa vi accade, in questo strano ‘gemellaggio tra Sant’Orso e la Madonna di Polsi? E sottoscriverebbe tale lettera?”.
In risposta il Sindaco di Aosta taglia corto: “Non sono a conoscenza che l’ex Assessore Sorbara organizzasse questo pellegrinaggio – spiega -, ammesso e non concesso che sia così, e non sono a conoscenza necessariamente di ciò che fanno gli assessori fuori dall’attività del mandato che svolgono. E no, quella lettera non la sottoscrivo assolutamente, peraltro su un giornale che con me non è proprio tenero”.
Dettaglio, quest’ultimo, che fa innervosire Andrione: “Sono parzialmente soddisfatto, Lei ha risposto ai miei quesiti ma non è che non deve sottoscrivere la lettera perché l’autore dice che Lei è ‘brutto e cattivo’, ma perché non va bene”.