L’Union Valdôtaine e il Savt contro la decisione di vietare la lingua corsa nell’Assemblea della Corsica

Il gruppo consiliare dell’UV e il sindacato esprimono solidarietà al popolo corso contro questa “decisione nefasta”.
bandiera corsica
Politica

Pochi giorni fa il Tribunale amministrativo di Bastia si è pronunciato contro gli articoli del regolamento interno dell’Assemblea della Corsica di poter utilizzare la lingua corsa durante le sedute, che risaliva a fine dicembre 2021, affermando che, secondo l’articolo 2 della Costituzione, la lingua ufficiale è il francese. Il gruppo consiliare dell’Union Valdôtaine e il Savt esprimono il loro sostegno al popolo corso contro questa “decisione nefasta”.

“Questa decisione del Tribunale amministrativo di Bastia”, scrive l’UV in una nota, “presentata come una violazione della Costituzione francese, è in realtà una violazione ben più grave delle regole più elementari di rispetto di un popolo – come quello Corso – che ha sempre espresso la propria identità attraverso una cultura e una lingua specifiche che meritano di essere protette e trasmesse, anche nei momenti più istituzionali”, concludendo che si impegneranno a portare la questione in Consiglio regionale.

Anche il Savt “condanna fermamente questo atto grave. Le lingue costituiscono una parte essenziale della nostra vita quotidiana”, scrive il sindacato in una nota. “Rappresentano il più efficace strumento di comunicazione, garantiscono la coesione sociale di un popolo e sono alla base della sua identità e delle sue tradizioni. La decisione del TAR priva gli eletti della Corsica del diritto di parlare la loro lingua nei dibattiti dell’assemblea”.

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