Stefano Borrello, Assessore regionale con delega all’Edilizia residenziale pubblica, risponde direttamente alla nota della Lega che chiedeva di togliere l’assegnazione delle case popolari a chi si macchia – ed il riferimento era tutto all’operazione “malAosta” della Guardia di finanza – di gravi reati.
O meglio, Borrello specifica – via comunicato – che “l’articolo 42 della legge regionale n. 3/2013 prevede già espressamente la decadenza dell’assegnazione per coloro che abbiano adibito l’alloggio ad attività penalmente rilevanti e che tengano comportamenti socialmente pericolosi per l’incolumità pubblica”.
Non solo, la nota dell’Assessorato – spiegando come la competenza per la dichiarazione di decadenza sia in capo all’Ente Gestore – aggiunge che “come Amministrazione regionale, in ottemperanza a quando votato dal Consiglio Regionale con una mozione nel merito di una sottoscrizione di un protocollo con il Tribunale di Aosta, per l’applicazione dei sopracitati riferimenti, ha già dato mandato all’Arer di verificarne l’attuazione”.
Borrello che aggiunge come una sorveglianza più stretta sia diventata necessaria: “Come già dichiarato in Consiglio Regionale riteniamo giusto ed opportuno un maggiore controllo sull’utilizzo e sul mantenimento degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica, perché il diritto alla casa deve essere associato al rispetto del bene pubblico e da una condotta rispettosa della legge e dell’incolumità pubblica.”